Il 2012 sarà l’anno in cui assisteremo ad un collasso economico in Europa? Prima di escludere il titolo di questo articolo come “allarmista”, leggiamo i fatti.
Nel corso degli ultimi mesi, c’è stata una sorprendente perdita di fiducia nel sistema finanziario europeo. In questo momento, praticamente nessuno vuole prestare denaro ai paesi finanziariamente difficili nell’Unione europea e, praticamente, nessuno vuole prestar denaro alle grandi banche europee.
Ricordate che una delle ragioni principali della crisi finanziaria del 2008, è stata una grave stretta di credito. Questa crisi del credito nascente in Europa è solo un elemento della “tempesta perfetta” che sta rapidamente arrivando nel 2012. I segni di difficoltà sono ovunque. In tutta Europa, i governi stanno attuando misure di austerità e riducendo drasticamente la spesa (sembra che l’Italia non l’abbia ancora fatto).
Le banche europee stanno sostanzialmente tagliando sui prestiti, cercando di soddisfare nuovi requisiti di capitale che vengono imposti. Nel frattempo, i rendimenti obbligazionari stanno superando il tetto in tutta Europa, in quanto gli investitori perdono la fiducia e chiedono rendimenti molto più elevati per investire nel debito europeo. È ormai chiaro – a meno che non avvenga un miracolo – che molti paesi europei, assieme ad un numero significativo di banche europee, non saranno in grado di ottenere i finanziamenti di cui avranno bisogno dal mercato nel 2012. L’unica cosa da fare per evitare un crollo finanziario completo e totale in Europa, sarà l’azione drammatica: ma in questo momento, i leaders europei sono troppo impegnati a litigare l’uno con l’altro e, quindi, un piano audace sembra esser fuori questione.
Qui di seguito, vi riporto i 22 motivi per cui potremmo assistere ad un collasso economico in Europa nel 2012:
1. La Germania potrebbe salvare il resto d’Europa, ma ciò richiederebbe un impegno finanziario senza precedenti e il popolo tedesco non ha lo stomaco per far questo. E’ stato stimato che tutto questo costerebbe alla Germania il 7% del PIL nell’arco di diversi anni, al fine di salvare sufficientemente le altre nazioni finanziariamente difficili dell’UE. Tale importo sarebbe di gran lunga superiore alle incredibili sanzioni riparatorie oppressive che la Germania fu costretta a pagare a seguito della prima guerra mondiale. Una serie di recenti indagini hanno dimostrato che il popolo tedesco è fermamente contro il salvataggio di tutto il resto d’Europa. Ad esempio, secondo un recente sondaggio, il 57% del popolo tedesco è contro la creazione degli Eurobond. A questo punto, i politici tedeschi sono fermamente contrari a qualsiasi misura che imporrebbe loro un onere eccessivo per i contribuenti tedeschi, quindi – a meno che questo non cambi – significa che l’Europa non sta per esser salvata.
2. Gli Stati Uniti potrebbero salvare l’Europa, ma l’amministrazione Obama ben sa che la questione sarebbe davvero difficile da vendere al popolo americano nel corso di una stagione elettorale. Quanto segue è ciò che il segretario addetto alla stampa della Casa Bianca Jay Carney ha detto circa il potenziale piano di salvataggio dell’Europa da parte degli Stati Uniti:
“Questo è qualcosa di cui hanno bisogno di risolvere ed hanno la capacità di risolvere: sia la capacità finanziaria sia la volontà politica“
Carney aggiunge che l’amministrazione Obama non ha intenzione di programmare “risorse aggiuntive” al salvataggio dell’Europa:
“Non abbiamo alcun modo di credere che le risorse aggiuntive siano necessarie da parte degli Stati Uniti nè dai contribuenti americani”
3. In questo momento, le banche in tutta Europa sono in modalità di deleveraggio nel tentativo di soddisfare i nuovi requisiti di adeguatezza di capitale entro il prossimo giugno.
Secondo il famoso giornalista finanziario Ambrose Evans-Pritchard, le banche europee hanno bisogno di ridurre l’ammontare del prestito sui loro libri di circa 7 miliardi di dollari al fine di scendere a livelli di sicurezza:
Le banche europee sono di fronte a una contrazione di 7.000 miliardi dollari di prestiti per portare i loro bilanci in linea con gli Stati Uniti ed il Giappone, minacciando di intrappolare la regione in una stretta creditizia e nella depressione cronica per un decennio.
Che cosa significa?
Significa che le banche europee stanno per essere sempre più avare con i prestiti. Ciò significa che sta diventando davvero molto difficile acquistare una casa o espandere un business in Europa: significa che l’economia europea sta andando notevolmente a rallentare.
4. Le banche europee hanno un sovraccarico di “risorse tossiche” e cercano disperatamente di sbarazzarsene. Proprio come abbiamo visto per le banche degli Stati Uniti nel 2008, le principali banche europee sono impegnate a cercar di scaricare montagne di beni senza valore che hanno un valore contabile di migliaia di miliardi di euro, ma praticamente nessuno li vuol comprare.
5. I programmi di austerità dei governi si stanno attuando in tutta Europa. Ma questi possono avere effetti economici molto negativi. Ad esempio, abbiamo visto cosa abbia fatto alla Grecia l’austerità del governo. 100.000 aziende hanno chiuso ed un terzo della popolazione vive attualmente in condizioni di povertà.
Ma ora i governi di tutta Europa hanno deciso che l’austerità è la strada da percorrere. Di seguito, vi riporto un recente articolo tratto da Economist:
I piani di bilancio della Francia stanno per essere approvati. Sono probabili ulteriori tagli, ma saranno ritardati a dopo le elezioni in questa primavera. L’Italia deve ancora votare e rivedere un pacchetto di tagli. Il nuovo governo spagnolo ha promesso ulteriori tagli alla spesa, soprattutto alle spese regionali, al fine di raggiungere gli obiettivi di deficit concordati con Bruxelles.
6. L’importo del debito dovuto da alcune di queste nazioni europee è così grande che è difficile da comprendere. Ad esempio, Grecia, Portogallo, Irlanda, Italia e Spagna devono al resto del mondo circa 3 miliardi di euro, messi insieme.
Quindi cosa farà la massiccia austerità del governo per le nazioni in difficoltà come Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia? Ambrose Evans-Pritchard è assai preoccupato. Ancor più per quello che – per molti – significherà la disoccupazione di questi paesi:
Ancora oggi, il tasso di disoccupazione per i giovani è vicino al 10% in Giappone. E ‘già al 46% in Spagna, in Grecia al 43%, al 32% in Irlanda ed al 27% in Italia. Solo nel corso del tempo scopriremo ciò che il deleveraggio del debito andrà a fare a queste società.
7. L’Europa sarebbe stata in grado di salvare la Grecia e l’Irlanda, ma non c’è modo di dire se l’Italia sarà in grado di essere salvata, se avremo bisogno di un vero e proprio salvataggio.
Purtroppo, l’Italia è nel bel mezzo di un tracollo finanziario di massa mentre state leggendo questo articolo. Il rendimento dei due titoli italiani ora è circa il doppio di quello che era per la maggior parte dell’estate scorsa. Non è sostenibile in alcun modo.
Sarebbe difficile ingrandire quanto l’Italia rappresenti la crisi. Di seguito, riporto come l’ex manager Bruce Krasting abbia descritto di recente la situazione attuale:
A questo punto, abbiamo zero possibilità che l’Italia possa rifinanziare una qualsiasi parte dei suoi 3000 miliardi di debito maturato nel 2012. Se c’è qualcuno al tavolo che pensa ancora che l’Italia possa fare un miracolo, si sbaglia. Sono certo che quelli della BCE e della CB italiana capiranno questo. Ripeto, ci sono zero possibilità per una soluzione di mercato per l’Italia.
Krasting ritiene che l’Italia debba trovare una gigantesca montagna di denaro da qualche parte o avremo il default entro sei mesi: ciò significherà l’inizio di una depressione globale:
Penso che la storia italiana sia creare o distruggere. O si fa questo o vanno in default in meno di sei mesi. L’opzione di default non è un’opzione che i responsabili politici prenderebbero davvero in considerazione. Se l’Italia non sarà in grado di fare, allora avverrà un grande crash. Finirebbe con l’esser preso dalla maggior parte dei finanziatori globali ed un buon numero di paesi seguiterebbero nel vortice dell’Italia. A mio parere, un default per l’Italia porterebbe una depressione globale, una di quelle in cui non basterebbero pochi anni per venirne fuori.
8. Un default italiano potrebbe essere più vicino di quanto la maggior parte della gente possa pensare. Mentre il Telegraph ha recentemente riferito: solo per rifinanziare il debito esistente, il governo italiano deve vendere più di 30 miliardi di euro di nuovi titoli entro la fine di gennaio:
Il nuovo governo italiano dovrà vendere più di 30 miliardi di euro di nuove obbligazioni entro la fine di gennaio per rifinanziare i propri debiti. Gli analisti dicono che non vi è alcuna garanzia che gli investitori compreranno tutti quei bonds, la quale potrebbe costringere l’Italia al default.
Il governo italiano ha detto che nei colloqui con il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, il Primo Ministro Mario Monti aveva concordato che un crollo italiano “sarebbe inevitabilmente la fine dell’euro”.
9. I paesi europei diversi dal semplice “PIIGS” stanno avendo una quantità crescente di problemi. Ad esempio, S&P ha recentemente tagliato il rating del credito del Belgio in AA.
10. Ora, i declassamenti del credito, stanno giungendo rapidamente in tutta Europa. A questo punto, sembrerebbe di vedere un nuovo declassamento quasi ogni settimana. Alcune nazioni sono state declassate diverse volte. Per esempio, Fitch ha declassato di nuovo il rating del Portogallo. A questo punto, si prevede che il PIL portoghese andrà a ridursi di circa il 3% nel 2012.
11. Il crollo finanziario dell’Ungheria non ha fatto notizia negli Stati Uniti, ma avrebbe dovuto. Moody ha tagliato il rating di credito del debito ungherese in modalità “robaccia” ed ora l’Ungheria ha presentato una richiesta formale all’UE ed al Fondo Monetario Internazionale per un salvataggio.
12. Perfino la fede nel debito tedesco sembra esser vacillante. La settimana scorsa, la Germania aveva “una delle peggiori aste di bonds mai avute”.
13. Le banche tedesche stanno cominciando a mostrare segni di debolezza. L’altro giorno, Moody ha abbassato il rating di 10 grandi banche tedesche.
14. Come il Telegraph ha riferito di recente, il governo britannico ora sta facendo dei programmi basati sul presupposto che il crollo dell’euro è “solo una questione di tempo“:
Come il governo italiano ha lottato per prendere un prestito e la Spagna ha ritenuto di cercare un salvataggio internazionale, i ministri britannici avvertivano privatamente che il crollo dell’euro – un tempo quasi impensabile – ora era sempre più plausibile.
I diplomatici si stanno preparando per aiutare i britannici all’estero verso un collasso bancario e persino sui disordini derivanti dalla crisi del debito.
Il Tesoro ha confermato che, all’inizio di questo mese, è attualmente in corso una pianificazione di emergenza per un collasso.
Un ministro di rilievo ha rivelato la portata delle preoccupazioni del governo, dicendo che ora la Gran Bretagna sta programmando sulla base del fatto che un collasso dell’euro “sia solo una questione di tempo”.
15. L’EFSF (European Financial Stability Facility) avrebbe dovuto contribuire a portare una certa stabilità alla situazione, ma la verità è che l’EFSF è già un brutto scherzo. E ‘stato riferito che l’EFSF sia già stata costretta ad acquistare un gran numero di obbligazioni proprie.
16. Purtroppo, sembra che in Europa sia già iniziato l’assalto alle banche. Di seguito, riporto un recente articolo apparso su The Economist :
“Stiamo iniziando a testimoniare i segni che le aziende stanno ritirando i depositi dalle banche in Spagna, Italia, Francia e Belgio”, scrive in un rapporto un analista di Citi Group. “Questo è uno sviluppo preoccupante”.
17. La fiducia nelle banche europee è stata completamente distrutta e quasi nessuno – in questo momento – ha voglia di prestar loro del denaro.
Quello che segue è un breve estratto da un recente articolo CNBC :
I fondi monetari negli Stati Uniti hanno drammaticamente chiuso le finestre di prestito alle banche europee. Secondo l’Economist, Fitch stima che, negli Stati Uniti, i fondi del mercato monetario sono stati ritirati per il 42% dei loro soldi dalle banche europee in generale.
E, per la Francia, questo numero è ancora maggiore: il 69%. Anche i fondi monetari europei sono entrari in atto.
18. Ci sono decine di grandi banche europee che sono in pericolo di fallire. La realtà è che le banche europee più importanti sono sfruttate fino in fondo e sono massicciamente esposte al debito sovrano. Il primo a cadere, nel 2008, è stato Lehman Brothers sfruttato 31:1. Oggi, le principali banche tedesche sono sfruttate 32:1 e le banche stesse stanno attualmente tenendo una massiccia quantità di debito sovrano europeo.
19. Secondo il New York Times, l’economia dell’UE è già proiettata nel ridursi leggermente l’anno prossimo, senza tener conto di ciò che potrebbe accadere nel caso di un collasso finanziario totale.
20. Ci sono segnali che indicano già che l’economia europea è in serio rallentamento. Gli ordini industriali nella zona euro sono diminuiti del 6,4% nel mese di settembre. Questo è stato il più grande declino che abbiamo mai visto dal mezzo della crisi finanziaria nel 2008.
21. In questo momento, panico e paura sono ovunque, in Europa. L’indice di fiducia dei consumatori della Commissione europea, è diminuito per cinque mesi di fila.
22. I leader europei sono davvero occupati a combattere insieme, con molto impegno e vero consenso su come risolvere i problemi attuali: ma la soluzione sembra essere lontana, al momento. Di seguito, vediamo come l’Espresso ha descritto di recente le tensioni crescenti tra i leader tedeschi e inglesi:
Il Cancelliere tedesco ha respinto l’opposizione a titolo definitivo di David Cameron ad un nuovo livello di tassa finanziaria UE che avrebbe avuto un impatto devastante sulla città di Londra.
E lei si è rifiutata di essere persuasa dal suo appello per la Banca Centrale Europea a sostegno dell’euro. I mercati monetari scenderanno in seguito al mancato accordo.
Adesso: state iniziando ad avere un’immagine?
Il sistema finanziario europeo è soffocato da una massiccia quantità di problemi e quando si fonderà in negativo, l’intero globo ne rimarrà scosso.
Ma non sono io che dico tutto questo. Ci sono un gran numero di economisti rispettati in tutto il mondo che, proprio ora, stanno dicendo che l’Europa è sull’orlo del collasso.
Per esempio, basterebbe conoscere cosa sta dicendo Credit Suisse sulla situazione in Europa:
“Sembra che abbiamo partecipato negli ultimi giorni con l’euro come, in realtà, lo conosciamo. Molto probabilmente, questo non lo farà crollare, ma significa che abbiamo bisogno che accadano dei fatti straordinari. Probabilmente, entro la metà di gennaio. Questo per impedire la chiusura progressiva di tutti i mercati obbligazionari della zona euro sovrani, potenzialmente accompagnati anche dagli andamenti crescenti delle banche più solide”.
Molti leader europei stanno promuovendo un’integrazione molto più profonda ed un “superstato europeo“, come risposta a questi problemi. Ma ci vorrebbero anni per attuare modifiche drastiche e l’Europa non ha questo tipo di tempo a disposizione.
Se l’Europa sperimenta un collasso economico e una depressione prolungata, per qualcuno potrà sembrare come “la fine del mondo“, ma le cose finiranno per stabilizzarsi.
Esistono delle alternative al nostro attuale sistema. Ma nessuno dei principali media parla mai di questo.
Così, invece di concentrarsi su modi veramente creativi per affrontare i nostri attuali problemi, andiamo tutti a vivere – invece – il dolore amaro del collasso economico.
Le cose non devono girare in questo modo!
http://vimeo.com/41079320
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