Quel che era considerato impensabile qualche mese fa, ora è diventato probabile. In tutto il mondo ci sono titoli di testate giornalistiche che proclamano che una uscita greca dall’euro – ora – sia una possibilità reale. In effetti, alcuni di questi titoli suonano come questo possa essere praticamente inevitabile.
Ad esempio, Der Spiegel, l’altro giorno ha pubblicato una storia in prima pagina con il sorprendente titolo: “Acropolis, Adieu Perché la Grecia deve lasciare l’euro“. Molti sostengono che l’euro sarà più forte senza la Grecia.
Stan dicendo cose tipo “Una catena è tanto forte quanto il suo anello è più debole” e affermano che i mercati finanziari sono molto più preparati per un “Grexit” di quanto non lo fossero stati due anni fa. Ma la verità è che è veramente ingenuo pensare che un’uscita greca dall’euro possa esser “gestita” e che gli affari dopo vadano come al solito. Se la Grecia lasciasse l’euro, creerà un precedente molto pericoloso.
Nel momento in cui la Grecia uscisse dall’euro, gli investitori di tutto il mondo si farebbero la seguente domanda: “Chi è il prossimo?“. Portogallo, Italia e Spagna vedrebbero tutti salire i rendimenti dei titoli e, probabilmente, lo sperimenterebbero sulle banche. Per i membri della zona euro sarebbe solo una questione di tempo. Alla fine, l’intero esperimento dell’unione monetaria, crollerebbe.
Come avevo già scritto, l’economista del New York Times, Paul Krugman ha sbagliato un sacco di cose, ma l’altro giorno in un post di un blog, ha smentito assolutamente questa probabilità.
1. Uscita dall’Euro della Grecia, molto probabilmente avverrà il mese prossimo.
2. Banche italiane e spagnole effettueranno, come depositanti, enormi prelievi che tenteranno di spostare in Germania.
3a. Forse – e solo forse – de facto, i controlli alle banche vieteranno di trasferire i depositi di fuori del paese e ne limiteranno il prelievo in contanti.
3b. In alternativa – o forse in tandem – un enorme credito della BCE manterrà le banche lontane dal collasso.
4a. La Germania ha una scelta. Accettare enormi crediti indiretti pubblici su Italia e Spagna, oltre a una drastica revisione della strategia. In buona sostanza, di dare alla Spagna in particolare, una speranza al bisogno di garanzie sul debito per contenere bassi gli oneri finanziari e un pò più alti gli obiettivi di inflazione della zona euro per effettuare le regolazioni possibili sul prezzo relativo. Oppure:
4b. Fine dell’euro.
Va da sé, che la Grecia non può causare il blocco della zona euro. Ma i precedenti che la Grecia stia per tramontare, potrebbero stabilire una catena di eventi che potrebbero benissimo portare verso la fine della zona euro.
Se ad un paese è permesso di lasciare l’euro, ciò significa che agli altri paesi sarà permesso di lasciare l’euro allo stesso modo. Questo è il tipo di incertezza che spinge i mercati finanziari ad impazzire. Inizialmente, quando l’euro è stato creato, l’unione monetaria doveva essere irreversibile. Non vi sono disposizioni per quello che succede se un paese membro vuole lasciare l’euro. Semplicemente, questo non era nemmeno concepito al momento dell’unione. Quindi ci stiamo realmente muovendo in un territorio inesplorato. Un recente articolo su Bloomberg ha tentato di esporre alcune delle cose che potrebbero accadere se un’uscita greca dall’euro diventasse una realtà.
Una partenza greca dall’euro potrebbe innescare un default che indurrebbe un aumento dei rendimenti obbligazionari, la fuga di capitali che potrebbe diffondersi agli altri paesi indebitati ed una serie risultante di corse agli sportelli. Anche se i conti della Grecia della produzione economica dell’area dell’Euro sono al 2%, la sua uscita frammenterebbe il sistema di unione monetaria progettato per essere irreversibile e potrebbe indurre gli investitori ad aumentare la minaccia di ritiro da parte degli altri Stati.
In effetti, i rendimenti sul debito spagnolo e debito italiano stanno già crescendo rapidamente grazie alla cattiva notizia della Grecia negli ultimi giorni. Ciò che rende le cose peggiori è che un nuovo governo non si è ancora formato in Grecia. Sembra che si terranno nuove elezioni nel mese di giugno. Nel frattempo, il governo greco sta rapidamente esaurendo i soldi.
“Se prima di giugno, non sarà in vigore nessun governo – quando il prossimo episodio (prestito del denaro) dell’Unione europea e del Fondo monetario internazionale sarà dovuto – si stima che la Grecia esaurisca il denaro tra la fine di giugno e l’inizio di luglio: a questo punto, un ritorno alla dracma sembrerebbe inevitabile “
Nelle recenti elezioni greche, i partiti che si opponevano agli accordi di salvataggio hanno avuto enormi guadagni. Ed i sondaggi di opinione indicano che avranno guadagni ancor maggiori se si tenesse un altro turno di elezioni.
La Coalizione della Sinistra Radicale, nota anche come Syriza, ha sorpreso tutti arrivando seconda nelle recenti elezioni. Il polling attuale dice che Syriza possa esser in testa se si svolgeranno nuove elezioni. Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, è del tutto contro gli accordi di salvataggio. Sostiene che la Grecia può rifiutare l’austerità perché il resto d’Europa non potrà mai cacciare la Grecia fuori dalla zona euro. Tsipras ritiene che il resto d’Europa deve salvare la Grecia perché le conseguenze che permettessero alla Grecia di fallire e di andar fuori della zona euro, sarebbero troppo alte per il resto d’Europa.
Un portavoce di Syriza, Yiannis Bournos, ha recentemente rilasciato al Telegraph la seguente dichiarazione:
Schaeuble [il Ministro delle Finanze della Germania] alla radio sta fingendo di essere il cowboy senza paura, dicendo che l’euro è sicuro [nei confronti di un’uscita greca]. Ma non c’è modo in cui potrebbero buttarci fuori.
Così Grecia e Germania stan giocando al gioco del’oca. Chi tirerà per primo? Sarà una di queste a farlo?
Syriza sta cercando di convincere il popolo greco che può respingere l’austerità e rimanere nell’euro. Syriza insiste sul fatto che il resto d’Europa fornirà il denaro di cui han bisogno per pagare le loro bollette. E la maggior parte dei greci, in realtà, non vuol restare nell’euro. Un recente sondaggio ha rilevato che il 78,1% di tutti i greci vogliono che la Grecia rimanga nella zona euro. Ma la maggioranza dei Greci, inoltre, non vuol più nemmeno l’austerità. Purtroppo, per loro, non è realistico supporre che si possa avere la botte piena e la moglie ubriaca. Se la Grecia non continuasse a muoversi per portare il bilancio al pareggio, perderanno gli aiuti in danaro. E se la Grecia perdesse i soldi degli aiuti, le conseguenze sarebbero drammatiche.
In uscita, il vice primo ministro della Grecia Theodoros Pangalos ha, di recente, avuto da dire su cosa sarebbe successo se la Grecia non ottenesse il denaro del salvataggio di cui ha bisogno:
“Sarà un fallimento selvaggio, una bancarotta senza controllo. Lo Stato non sarà in grado di pagare gli stipendi e le pensioni. Questo i cittadini non lo sanno. Abbiamo tempo fino a giugno prima di rimaner a corto di denaro”
Se la Grecia venisse tagliata fuori e finisse i soldi, sarà quasi certamente costretta a tornare ad usare la dracma. Se ciò dovesse accadere, probabilmente ci sarà una “fuga di capitali“, i confini sarebbero controllati per limitarne la fuga e la nuova moneta sarà stampata rapidamente. Sarebbe un enorme disastro.
In effetti, ci sono delle avvisaglie che il sistema finanziario europeo stia già facendo i preparativi per tutto questo. Ad esempio, un recente articolo Reuters aveva il seguente titolo shock: “Le banche si preparano per il ritorno alla dracma“. Ma una nuova dracma farebbe quasi certamente andare in crash il suo valore: quasi immediatamente. Come descrive un recente articolo apparso su Telegraph.
La maggior parte degli economisti pensa che un nuovo e libero flusso della dracma potrebbe andare immediatamente in crash fino al 50% contro l’euro ed altre valute: un modo efficace per dimezzare il valore dei risparmi di tutti e la formula catastrofica per chi ha un reddito fisso, come i pensionati.
L’economia greca – che sta già vivendo una depressione – potrebbe peggiorare. Ha subito una contrazione dell’8,5% negli ultimi 12 mesi ed il tasso di disoccupazione in Grecia è giunto al 21,8%. E’ difficile immaginare quel che la Grecia sta andando a parare, se le cose continuano a cadere a pezzi. Ma le conseguenze per il resto d’Europa (e per il resto del globo) sarebbero drammatiche allo stesso modo. Un’uscita greca dall’euro potrebbe essere il prossimo “momento Lehman Brothers” e potrebbe far precipitare l’intero sistema finanziario mondiale in un’altra grave crisi.
Purtroppo, a questo punto, è difficile immaginare uno scenario in cui la rottura eventuale dell’euro possa esser evitata. La Germania avrebbe dovuto esser disposta a salvare il resto della zona euro a tempo indeterminato: cosa che – semplicemente – non accadrà. Quindi, in questo momento, c’è un sacco di pessimismo nel mondo finanziario. Nessuno è abbastanza sicuro di quello che sta per accadere ed il numero di posizioni scoperte è in costante aumento, come spiega un recente articolo della CNN:
Dopo un tranquillo letargo all’inizio dell’anno, gli orsi sono venuti a ruggire gridando vendetta. Interesse a termine – una scommessa sulle scorte al ribasso – supera i 13 miliardi di azioni alla Borsa di New York alla fine del mese scorso. E’ in crescita del 4% da marzo e segna il livello più alto dell’anno.
Se la zona euro sta sopravvivendo, la Grecia dovrà rimanere parte di questa. Invece di rimuovere l’anello più debole della catena, la realtà è che un’uscita greca dall’euro finirebbe per frantumare la catena stessa. La fiducia è una cosa buffa: possono venir richiesti dei decenni per costruire, ma si può perder tutto in un solo momento.
Se la Grecia lasciasse l’euro, la fiducia degli investitori nella zona euro sarà irrimediabilmente compromessa. E, quando gli investitori si spaventano, non si comportano razionalmente.
Una moneta comune in Europa non muore con qualsiasi mezzo, ma questa manifestazione corrente è attualmente operativa con un tempo preso a prestito. Come la zona euro si sgretolerebbe, sarà probabile che la Germania si limiterà – ad un certo punto – a staccare la spina e decida di ricominciare da capo.
Allora, cosa ne pensi? Pensi che abbia ragione o pensi che abbia torto? Non esitare a postare un commento con il tuo pensiero, qui sotto. Sarei lieta di leggerlo.
Nigel Farage: Usciamo dell’Euro e restauriamo la dignità umana.
http://youtu.be/TilaarKihMA
Inizialmente, la moneta sarebbe svalutata, ma avremmo più esportazione verso gli altri Paesi proprio per questo motivo. Così si creeranno nuovi posti di lavoro.
Passeremmo un periodo di magra, ma – alla fine – l’economia riprenderebbe in modo dirompente. Se stiamo nell’Eurozona, siamo destinati rovinosamente a fallire.
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