‘CONTRO’ degli EUROBOND
1. RISCHIO MORALE – L’emissione congiunta di debito attraverso Eurobonds, introduce un significativo rischio morale. Quando venne firmato il trattato di Maastricht, agli elettori era stato promesso che l’ “assistenza finanziaria” per le economie spendaccione sarà vietata severamente. Accettando gli eurobond, l’UE soddisferebbe un cattivo comportamento e darebbe ai governi irresponsabili l’accesso al credito ancora più a buon mercato.
2. NESSUN SOSTEGNO POLITICO – Più ancora delle eurobbligazioni, ci sarebbe il bisogno di un connubio fiscale funzionante. Ci sarebbe anche il bisogno di trasferimenti fiscali dai paesi in surplus ai paesi più poveri: una tesoreria unica per coordinare la politica fiscale comune, una tassazione armonizzata e altro ancora. Gli Eurobond da soli non sono una panacea e non c’è alcun appetito politico da parte dell’elettorato per il tipo di federalismo radicale richiesto.
3. ILLEGALITA’ – Gli Eurobond sono illegali – sia in base ai trattati UE sia secondo la legge nazionale (tra cui – soprattutto – la Costituzione federale tedesca). La loro esecuzione senza modifiche al trattato, esporrebbe l’UE a seri problemi legali.
4. CAMBIAMENTO AL TRATTATO – Se l’Unione europea pensa seriamente agli Eurobond, allora solamente il cambiamento del trattato potrà renderli legali. Ciò richiederà anni dilunghi e complessi negoziati: compresa la ratifica da parte dei parlamenti nazionali ed – eventualmente – di un referendum nei paesi diversi. L’attuale crisi richiede una soluzione ORA, non SECOLI.
‘PRO’ degli EUROBOND (Non ci sarebbe alcun pro, in buona sostanza)
1. COMPLETARE L’UNIONE MONETARIA – Gli architetti dell’euro han creato un’unione monetaria senza la necessità fiscale per sostenerla. Ora, la falla è stata esposta e le cose – ovviamente – non possono continuare con dei “business come capita“. O la zona euro crollerà oppure i membri dovranno consolidare una piena unione fiscale (Dio ce ne salvi!, ndr).
2. REGOLE DIFFICILI – Non vi è alcun rischio morale associato agli Eurobond perché sarebbero stati introdotti solo dopo che la compattazione fiscale era a posto. Il istituti han convenuto norme molto più severe per gli stati membri, tra cui costituzionalmente definiti come tetto al debito. Ciò contribuirebbe ad evitare il ripetersi della situazione attuale perché i governi troveranno più difficile abusare del credito a basso costo (sic!).
3. UN PASSO IN AVANTI – L’integrazione europea ha sempre lavorato in questo modo – gradatamente – piuttosto che tutto in una volta. Gli Eurobond – quindi – non dovrebbero esser visti come parte di un completamento del puzzle, ma – piuttosto – come un altro passo verso l’obiettivo di una maggiore integrazione europea (sic!).
4. DIVERSI TIPI DI BOND – E’ pur vero che alcune delle proposte degi Eurobond potrebbero richiedere una modifica del trattato, ma la Commissione sostiene [vedi PDF] che alcuni tipi di Eurobond potrebbero esser introdotti senza la necessità di riaprire i trattati (sic!) [e questo mi preoccupa].
Advertising