Nel 2014, la più che secolare Arma dei Carabinieri verrà smembrata. Da chi? Semplice! Dall’Unione Europea. La forza di gendarmeria europea (EuroGendFor) sarà il corpo militare dell’Unione Europea. Così, dopo l’ONU (la cui sede è stata costruita sui terreni donati dai Rockefeller…) il nuovo ordine mondiale (NWO) si doterà di nuovi uomini che reprimeranno ogni residuo d’indipendenza.
Quattro anni dopo, ottobre 2007, viene firmato il trattato di Velsen (in Olanda) dai Paesi che sono dotati di Polizie militari: Francia (Gendarmerie), Spagna (Guardia Civil), Portogallo (Guardia Nacional), Olanda (Marechaussèe), l’Italia (Carabinieri). Successivamente si è aggiunta la Romania. Il trattato, di 42 articoli, disciplina compiti e poteri della EuroGendFor. Il Trattato di Velsen è stato ratificato al Senato il 4 marzo 2010 con la legge 3083 – A. La EuroGendFor non è sottoposta al controllo dei Parlamenti nazionali o del Parlamento europeo. Risponde solo ai governi.
Scioglimento ARMA #CARABINIERI, votano TUTTI a favore per #EUROGENDFOR: polizia europea come la usava il Terzo Reich. pic.twitter.com/2LX2GxMcAE
— Italia dei Dolori™ (@italiadeidolori) February 14, 2015
#Eurogendfor shock, spunta la denuncia del sindacato di Polizia Consap: “Minaccia per la democrazia” http://t.co/AKI0hatyUl#sapevatelo
— Italia dei Dolori™ (@italiadeidolori) November 2, 2014
Tutto ciò, non sembra surreale?
La nuova polizia europea di cui nessuno parla
Cos’è Eurogendorf? e il trattato di Velsen? Tutte domande a cui ben pochi saprebbero rispondere nonostante abbiano a che fare con il nostro presente con il nostro futuro più prossimo. Il trattato di Velsen è stato firmato il 18 ottobre 2007 dai paesi dotati di forze di polizia militari (come i Carabinieri ): Francia, Spagna, Portogallo, Olanda e Italia ed è composto di 42 articoli. il trattato istituisce le “Forze di gendarmeria europea” : l’ Eurogendfor (EGF), nato nel silenzio assoluto dei media. In Italia il trattato è entrato in vigore il 12/06/2010. Eurogendorf non è un esercito unitario dell’UE ma è un corpo di polizia militare sovranazionale, in grado di intervenire in aree di crisi, sotto la direzione dell’Onu, della Nato, dell’Ue o di coalizioni costituite di volta in volta.
Il problema è che la nuova polizia europea non agisce esclusivamente in scenari di guerra o in contesti militari. Come recita l’articolo 4. del trattato l’EGF può:
«condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico; guidare e supervisionare le forze di polizia locali nello svolgimento delle loro mansioni, ivi comprese l’attività di indagine penale; assolvere a compiti di sorveglianza pubblica, gestione del traffico, controllo delle frontiere e attività generale d’intelligence; svolgere attività investigativa in campo penale,e mantenere l’ordine in caso di disordini pubblici».
La Gendarmeria europea dunque può assumere tutte le funzioni delle normali forze dell’ordine (carabinieri e polizia), indagini e arresti compresi, ma con molti più poteri.
Un corpo militare che non è un vero e proprio esercito, l’Eurogendorf non risponde a nessun Parlamento degli stati firmatari, né tanto meno al Parlamento europeo, ma è gestito da due organi centrali, uno politico e uno tecnico. L’organo di direzione politica è il CIMIN, che sta per “Comité InterMInistériel de haut Niveau”, composto dai rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa dei governi aderenti. L’ organo il “Quartier generale permanente” (PHQ), si trova invece in Italia in Italia, precisamente nella Caserma Chinotto a Vicenza.
Il rischio è che Eurogendorf venga usato per reprimere le manifestazioni di protesta nelle piazze dei paesi europei, come probabilmente è già accaduto in Grecia lo scorso ottobre dove sono state avvistate per la prima volta truppe di Eurogendorf, sbarcate a Igoumenitsa con tanto di stemma ufficiale.
Nel frattempo in Italia, sede della nuova forza, tutto è passato sotto silenzio nonostante i grandi cambiamenti all’orizzonte: l’arma dei Carabinieri dal 2014 non esisterà più e tutti i suoi ufficiali saranno assorbiti dall’ Eurogendorf mentre i non graduati andranno a far parte della Polizia di Stato. Tutto questo senza che l’opinione pubblica ne sappia nulla. Tutto tace, ..o quasi.
Grazie a Nicola Castaldo
Per i miscredenti o per quelli che vedono complotti dappertutto, U.N.A.C. Unione Nazionale Arma Carabinieri.
Un Video-Messaggio aperto per la Polizia di Stato & Forze Militari
http://youtu.be/mUz_1sLnLXg
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Ciao, vi giro una replica, potete commentarla?
L’EGF esiste già, è composta da sei corpi + 2 a supporto, ha sede centrale a Vicenza in una caserma dei Carabinieri (che sono una delle forze armate che PARTECIPA al progetto) e sono anche già state impiegate nel 2007 in Bosnia, nel 2009 in Afghanistan e nel 2010 ad Haiti. NWO
Direttamente dal pdf del trattato di Velsen: Articolo 13
Osservanza delle leggi in vigore
Il personale di EUROGENDFOR ed i loro familiari saranno tenuti all’osservanza delle leggi
in vigore nello Stato ospitante o nello Stato ricevente. Inoltre, il personale di
EUROGENDFOR non svolgera’ attivita’ incompatibili con lo spirito del presente Trattato
durante la sua permanenza sul territorio dello Stato ospitante o dello Stato ricevente.
è proprio lo “spirito del trattato” che mi preoccupa….nonchè il silenzio sotto il quale viene fatta passare tutta l’operazione. I cittadini non devono essere al corrente di nulla,e questo lascia supporre
che la faccenda nasconda aspetti “poco simpatici”.
Peccato che non rispondano in nessun modo, né penale, né civile, ed abbiano mandato amplissimo di reprimere i disordini in qualsiasi modo.
Levatevi dalla testa i casi di processi ai poliziotti per aver usato le armi.
Questi, godono dell’immunità totale.
Arrivano, sparano ad alzo zero sulla folla che protesta, e tornano a casa tranquilli.
Non si aprirà mai nessuna inchiesta.
Per questo i vertici hanno abbozzato subito, se ne fregano della massa dei subordinati, che diventeranno poliziotti di serie B.
Loro avranno le stellette, e faranno come gli pare.
E buonanotte pure alle inchieste (peraltro inutili) stile Processo Abu Omar. Se fanno sparire qualcuno, non potranno mai nemmeno denunciarli, altrimenti sparisce anche il giudice.
In un’epoca dove il risparmio sulla macchina statale é d’obbligo , io sinceramente non vedo niente di male nell’accorpare Polizia di Stato e Carabinieri. D’altra parte sono 2 enti facenti lo stesso servizio pubblico. Perché non accorparli ? Il servizio al cittadino non ne risentirebbe minimamente , anzi si abolirebbe il doppio numero di emergenza 112 e 113 , lasciandone solo uno. Il cittadino così avrà le idee più chiare quando dovrà alzare la cornetta per chiedere l’aiuto della Polizia ed anche lo straniero che magari vede in questo dualismo solo confusione. Ricordiamo che é il cittadino a dover beneficiare dei servizi e se la macchina statale consuma di meno i denari risparmiati si possono volgere a famiglie,sanità,scuola.
Chi strepita sono solo degli inchiodati gerarchi che non vogliono perdere i loro privilegi , ormai privi di ogni base di esistere , data l’aria di rinnovamento che tira di stampo grillino. Viva la famiglia,abbasso le baronie !
Non facciamoci ingannare in nome del “risparmio”. Questo trattato non è stato realizzato per questi scopi.
Sede in Italia ,ma nome francese,non mi piace ,come non mi piace la possibilità che diventi come una strana specie di gendarme paneuropeo. Stiamo lentamente abdicando a tutto ciò che nel bene o nel male fa parte della nostra tradizione, cioè della nostra identità culturale in nome di un’ Europa , che pensa solo ad annientare tutto e tutti perché questa è l’europa delle banche, della Mekkella ,di Sarcosi e di tutti i figli di buone donne che anche da noi purtroppo non mancano. Infine, così…………. che fine faranno le innumerevoli barzellette sui carabinieri che forse ce li hanno resi tanto tanto simpatici ?
Non mi piace questa trasformazione.L’arma dei Carabinieri è stata sempre il fiore all’occhiello della nostra Nazione,il senso di sacrificio e abnegazione per la tutela del territorio e la sicurezza dei cittadini è stato sempre esemplare,a loro va il mio plauso personale.Non so se sarà un bene per gli Italiani questa riforma,ormai siamo abituati a demolire tutto quello che di buono abbiamo in nome di un’Europa astratta e invisibile che nulla sta dando per migliorare il nostro POPOLO.
Sono d’accordo con te. La questione – oltre alla “trasformazione” (che non è perché trattasi di “soppressione”, a mio avviso) – è etica.
Come la mettiamo con il giuramento fatto al “proprio paese”? Prima o poi, questa domanda la faranno e dovranno rispondere. O forse no perché scomoda.