Le minacce terroristiche sembrano essere in aumento, così la FEMA (Federal Emergency Management Agency – U.S. Department of Homeland Security) ha in corso un ordine di 1 miliardo di dollari di cibo disidratato in caso di attacchi a obiettivi nazionali negli Stati Uniti.
Questo avviene sulla scia di una delle più grandi esercitazioni anti-terrorismo eseguita dalla Marina degli Stati Uniti sul suolo americano, nota come Operazione Solid Curtain.
In un articolo dell’Observer, si scopre che molti, dei maggiori fornitori di alimenti disidratati del paese, stanno facendo i salti mortali per produrre cibi disidratati per i normali clienti e rispettare l’ordine di acquisto della FEMA che supera il miliardo di dollari.
Uno dei più grandi fornitori di cibo disidratato ha tagliato il 99% delle consegne ai propri rivenditori e distributori. E non è a causa dell’ economia debole. Perché sta usando ogni bit di capacità produttiva, per soddisfare il mega-contratto con il governo. Il governo è sempre stato un cliente del settore, in una certa misura. Ma secondo le nostre fonti, si tratta di una quantità veramente al di fuori delle normali richieste.
E non è tutto.
A quanto pare, non è ancora possibile produrre abbastanza cibo per soddisfare le richieste del governo.
All’inizio di questo mese, la FEMA (Federal Emergency Management Agency) ha fatto una richiesta di una fornitura di 3 pasti al giorno per 10 giorni – per 14 milioni di persone. Un totale di 420 milioni di pasti. In genere, la FEMA mantiene una riserva di circa 6 milioni di pasti. Perché all’improvviso ha bisogno di aumentare la riserva a 420 milioni? Sembra quasi che stiano cercando di preparare una moderna “Arca di Noè”, non è vero?
La FEMA richiede un acquisto di prodotti alimentari di sopravvivenza per garantire un evento imprevisto negli Stati Uniti, proprio mentre la Marina si esercita contro i terroristi.
Eventi globali in tutto il mondo, come le rivoluzioni e le proteste, il picco di crescita del petrolio, la caduta del dollaro, la carenza di cibo ci stanno portando al punto di crisi che può aver luogo sia da motivi nazionali sia da quelli esteri.
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