E’ una cosa terribile e impressionante quando un uomo cerchi di voler creare tutti gli altri uomini a sua immagine.
Tale divenne l’obiettivo e l’ardente ambizione di Karl Marx. Non nel senso che avrebbe fatto di ogni uomo l’esser uguale a lui stesso, infatti. Era piuttosto il contrario.
L’immagine che sperava di costruire, fu quella di un grande colosso umano con Karl Marx al comando come cervello e costruttore. Tutti gli altri uomini lo dovevano servire per orecchie, occhi, piedi, mani, bocca e gola.
In altre parole, Marx avrebbe dovuto condurre il mondo, sognando il giorno in cui l’intero corpo dell’umanità sarebbe stato costretto ad essere una gigantesca immagine sociale, completamente conformata – nel sogno di Marx – in una società perfetta.
Per raggiungere il suo obiettivo, Marx richiese due cose: in primo luogo, l’annientamento totale di ogni opposizione, la caduta di tutti i governi esistenti, di tutte le economie e di tutte le società.
Proprio quello che vediamo accadere ai giorni nostri.
Strana “coincidenza“, vero? NO! Sono ideologie utopistiche che seguono percorsi ben delineati sulle basi della corrente di pensiero marxista.
“Poi”, scrisse “Io falcherò sopra le macerie del Creatore!” – La seconda cosa di cui aveva bisogno, fu di un nuovo tipo di essere umano.
Visualizzò una razza irreggimentata di uomini pavloviani, dalla quale le menti avrebbero potuto esser attivate nell’immediato, da particolari segnali dai loro padroni. Voleva una razza di uomini che non sarebbe più dipesa dal libero arbitrio, dall’etica, dalla morale o dalla coscienza per l’orientamento. Forse – senza quasi rendersene conto – Marx stava iniziando a creare una razza di esseri umani condizionati al pensiero criminale.
Intervento di Nigel Farage al Parlamento europeo, Germania vuole CONFISCARE la proprietà dei cittadini europei
http://youtu.be/CvPkxD9oPEA
La creazione di tale razza, fu il sogno preminente degli uomini affamati di potere per più di 4000 anni.
Nimrod progettò il disegno (design), Platone lo lucidò per bene, Saint-Simon lo sublimò – ora, Marx stesso, lo materializza.
Oggi, questa razza di uomo criminalmente condizionato, cammina sulla terra in numero sufficiente per conquistare i paesi o continenti, per cambiare le leggi e confini, per decretare la guerra o la pace.
Tale uomo, lo potremmo definire Homo-marxiano. L’Uomo-marxista.
Si sta rendendo terribilmente chiaro e lampante che abbia intenzione di diventare l’uomo del ventesimo secolo. Oggi, nel secolo XXI, lo possiamo riconoscere alla perfezione: proprio dalle manovre utopiste cui stiamo assistendo.
L’Homo-marxiano è spaventoso e sconcertante per il resto dell’umanità perché una mente criminale condizionata non risponde nel modo in cui le persone normali si aspettano.
Chiunque abbia familiarità con la storia del comunismo, saprà che la leadership – nel corso degli ultimi 100 anni – sarà quella di riconoscere subito lo stesso tipo di mente al lavoro. L’abuso evidente delle amicizie di Italia e Stati Uniti e la generosità durante la seconda guerra mondiale, sono tipiche.
L’Homo-marxiano sconcerta tutti coloro che cercano di lavorare con lui perché sembra irrazionale e – quindi – imprevedibile. In realtà, però, l’uomo marxista avrà ridotto il suo pensiero al minimo comun denominatore sui valori presi dalla natura realistica. Perciò vediamo le masse chiedersi costantemente il “Come mai questo o quello che “governa”, dice cose insensate (apparentemente) o esprime palesi bugie(?)“.
Esso vive esclusivamente in relazione alla legge della giungla dell’egoista sopravvivenza. Nel termine di questi valori, è razionale quasi al punto della precisione matematica. Attraverso un periodo di calma o di crisi, le sue risposte sono sempre elementari e – quindi – altamente prevedibili. Poiché ritiene di essere realizzato interamente dalla polvere della terra, finge di non aver nessun altro ruolo. Nega la possibilità di avere un’anima e ripudia la sua capacità di immortalità. Crede di non aver nessun Creatore e non ha alcun scopo – o ragione – di esistere, se non come accumulo accessorio di forze marginali in natura.
Essendo senza morale, si avvicina a tutti i problemi in modo semplice e diretto. L’istinto di conservazione è dato come unica giustificazione per il suo comportamento ed i “motivi egoistici” o la “stupidità“, sono le sue uniche spiegazioni per il comportamento degli altri.
Con l’Homo-marxiano la firma di 53 trattati e la successiva violazione di 51 di questi, non è ipocrisia ma strategia.
La subordinazione delle altre menti degli uomini all’oscuramento della verità non è inganno, ma uno strumento governativo necessario. L’uomo marxista è lui stesso convinto che nulla è male, ma che le risposte saranno il richiamo della convenienza. Lui stesso comunica di dover tralasciare tutti i vincoli di confinamento d’onore e di etica che l’umanità ha già provato ad usare come base per le relazioni umane armoniose.
La storia sta dimostrando che – a causa della sua mentalità condizionata – l’Homo-marxiano è probabilmente il più insicuro di tutti gli uomini nei suoi sentimenti. Dal momento in cui egli ritiene di essere un fenomeno casuale in un universo senza scopo, ha un appetito insaziabile per portare tutte le cose sotto il suo dominio totale.
Ammette che – fino a quando questo non sarà fatto – non potrà sentirsi al sicuro.
Non solo deve conquistare il genere umano, ma si è pure assegnato il compito di conquistare la materia, di conquistare lo spazio e di conquistare tutte le forze della realtà cosmica in modo da mettere ordine dal caos naturale.
Dice di dover fare tutto questo perché l’uomo è l’unica creatura casuale esistente che ha la capacità e la grande fortuna di essere intelligente, creativo e di pensare. Ritiene che – poiché l’Homo-marxiano è il genere di uomo più avanzato – questo deve accettare la responsabilità di un essere supremo.
Marx è perfettamente sincero nel suo annuncio, quando afferma che l’Homo-marxiano si propone di diventare il governatore finale, il dio in terra ed – infine – dell’universo.
Sotto l’impatto di tali ambizioni teoriche radicali, molti non-marxisti sono stati catturati nella marea emozionale di queste fantasie ideologiche e si son lasciati trasportare lungo la corrente, verso le sponde di ciò che si sperava essere una terra promessa della pietà dell’uomo.
Tuttavia, negli ultimi anni un crescente numero di questi pellegrini hanno rischiato la loro stessa vita nel tornare alla realtà. Ognuno ritorna con la stessa storia.
L’Homo-marxiano si è ritrovato a comportarsi esattamente come la creatura laureata nella giungla che egli stesso crede di essere. Considera tutti gli altri con sospetto timoroso e risponde ad ogni problema, come se la sua stessa
esistenza fosse in gioco. Benché questi richieda il diritto di governare l’umanità, rifiuta sdegnosamente le innumerevoli lezioni di base apprese durante migliaia di anni di esperienza umana.
I pellegrini di ritorno, portano con se un testimone:
L’Homo-marxiano ha invertito il senso della storia. Ha messo l’uomo contro sè stesso.
E’ proprio in questa crisi storica che l’uomo si ritrova oggi. L’uomo marxista non poteva apparire sulla terra in un momento più illogico. Oggi, lo si può notare nella sua tediosa persistenza. Con utopistiche declaratorie, l’attuazione di inutili leggi che – alla fine – risulteranno incostituzionali come è sempre stato nella storia, con la sua volontà di distruzione dei valori della società civile…
In un’epoca in cui i progressi tecnologici hanno finalmente reso possibile il nutrirsi adeguatamente, vestire ed ospitare l’intera razza umana, l’uomo marxista si pone come una minaccia militare a questo risultato pacifico. Ma non solo: sfrutta la “ecologia” per i suoi tapini e sciagurati fini (vedi Agenda 21), ingannando le masse ignoranti sul tema.
Il suo senso di insicurezza lo spinge a voler prendere il controllo esclusivo delle risorse umane nel momento in cui quasi tutti gli altri popoli vorrebbero creare delle vere e proprie “Nazioni Unite” dedicate alla pace nel mondo ed alla prosperità.
Benchè l’uomo possa viaggiare più veloce del suono e fornire – potenzialmente – frequenti contatti intimi tra tutte le culture e tra tutti i popoli, l’uomo marxista insiste sulla creazione di barriere in ferro dietro le quali potrà lavorare in gran segreto. Non farà neppure mistero del suo ultimo obiettivo. E’ qui per governare il mondo. Poiché è ancora pari ad un adolescente, sa bene che non può divorare l’intera razza umana in un avido boccone.
Pertanto, dovrà soddisfarsi a piccoli pezzi per volta. Oggi, possiamo vederlo da soli come – a piccoli passi – ci stiano indirizzando dritti dritti verso i loro abietti ed immondi obiettivi.
Nella sua agenda, adotta il sistema di un ordinato “calendario di conquista” che sta seguendo con una fissazione mortale.
Secondo la profezia comunista, il tempo si sta esaurendo sul mondo libero.
Questo dilemma lascia le parti indomite di un’umanità spaventata con soli 3 corsi possibili di azioni future:
1. si potrà capitolare docilmente
2. si potrà provare a coesistere
3. si potrà tentare di farli precipitare impetuosamente verso il basso
Zbigniew Brzezinski Still Admits The Global Political Awakening Proving Very Difficult For The Elite
Secondo me, non ci sarà assolutamente nessuna domanda in un qualunque corso di azione libera degli uomini che – alla fine – si dovrà prendere. In realtà, è l’unica scelta che la legge di sopravvivenza consente. Sicuramente, nessun uomo che abbia mai sentito almeno un grammo di palpitante libertà nelle sue vene, potrebbe tollerare la capitolazione come soluzione.
E, nessun uomo che sappia e/o sia a conoscenza di cosa si nasconda dietro al letale programma comunista di “co-esistenza“, oserebbe accettare questa proposta come soluzione a lungo raggio.
Allora, che cosa ci rimane?
Diversi anni fa, W. Cleon Skousen, mentre prestava servizio all’FBI, si accorse che gli esperti sul marxismo conoscevano da molto tempo modi diversi per fermare il comunismo freddo. Inoltre, se gli uomini liberi si muoveranno in tempo, questo si potrà fare senza dover ricorrere ad una grave guerra! Anzi, gli uomini moderni sarebbero degli sciocchi se accettassero il fenomeno dell’Homo-marxiano come un appuntamento fisso sulla terra.
Ci sono delle ragioni storiche ben definite e facilmente comprensibili per cui si dovrebbe esercitare ogni legittima influenza circa la rimozione di questo ostacolo del normale avanzamento umano. Questo deve esser fatto per il bene dell’Homo-marxiano, così come per il resto dell’umanità. Questi è vittima di un esperimento artificiale, intrappolato nel suo ciclo di auto-perpetuazione della negazione umana.
Finchè sulla terra ci saranno in prevalenza uomini liberi, ci sarà la possibilità di rompere questo ciclo. Per farlo – però – gli uomini liberi dovranno raggiungere un’intelligente e dinamica solidarietà: tanto forte quanto i fini illusori – ma fissati con fermezza – dell’Homo-marxiano.
Queste sono soluzioni politiche che nasceranno automaticamente esclusivamente da una comprensione della storia e della filosofia.
Se le masse studiassero abbastanza a fondo il problema e lo sposterebbero in tutto il mondo su un vasto fronte unito, sarebbe del tutto possibile festeggiare l’inizio del XXI secolo con questo risultato monumentale:
La libertà nel nostro tempo per tutti gli uomini!
RIFERIMENTI
“Why Marxism is on the rise again“, The Guardian – Stuart Jeffries
BIBLIOGRAFIA
Advertising