I rapporti son fatti. I fischietti soffiati. L’informazione si è resa disponibile nel corso degli ultimi tre decenni; giustamente criticata da parte del NEA che contiene lo stesso elenco di problemi: calo dei punteggi nei test, scarso rendimento scolastico, alti tassi di abbandono, curriculum inefficaci, violenza degli studenti ed anche la bassa morale del corpo insegnante.
La soluzione del NEA era: più soldi per l’istruzione, migliori piani di salute, dimensioni delle classi più piccole, una retribuzione più elevata agli insegnanti, nuovi edifici, nuovi programmi di studio, più computer, altro ancora….
Appare il socialista John Dewey [1859-1952]: traccia una strategia globale a lungo raggio che avrebbe riorganizzato l’istruzione primaria per soddisfare le esigenze della socialistizzazione.
“Il cambiamento deve avvenire gradualmente“, scrisse. “Forzandolo indebitamente, comprometterebbe il suo successo finale, favorendo una reazione violenta.”
In altre parole, Dewey sta dicendo che l’attuazione delle idee socialiste deve esser fatta lentamente; altrimenti, coloro che avrebbero avuto veramente a cuore l’educazione dei bambini, si sarebbero rivoltati ed avrebbero resistito.
Oggi, abbiamo lo specchio dell’evidenza proprio davanti ai nostri occhi.
Cultura ed Addottrinamento. Cosa sta accadendo… di ItaliaDeiDolori
JOHN DEWEY, IL PADRE DELL’EDUCAZIONE MODERNA [OVVERO SOCIALISTA]
Membro di lunga data della Federazione Americana degli Insegnanti, ateo e filosofo “progressista“, John Dewey, ha avuto una tremenda influenza sulla formazione. Ha insegnato alla Columbia University, Università del Michigan e Chicago University. Nel corso degli anni, Dewey è membro di molte organizzazioni marxiste ed è un socialista totalitario che ha voluto governare per poter prender in consegna tutta l’educazione delle scuole statali.
Dewey respinge la religione e la morale tradizionale assoluta; è considerato l’epitome del liberalismo da molti miei colleghi storici, spesse volte viene ritratto come un personaggio “pericolosamente radicale“.
John Dewey – ed i suoi colleghi – sono responsabili di aver deciso che, poiché l’alta alfabetizzazione sta diventando un ostacolo alla loro agenda progressista, il NEA ha bisogno di ridurne l’enfasi sulla lettura. Il programma di Dewey produce nel modo più assoluto, tragici risultati nella formazione americana e non solo.
Lui e pochi altri progressisti portano nel sistema gli “studi sociali“. Naturalmente, la direzione che egli assume, pone la questione di Dio nel dimenticatoio, portandola fuori dai programmi scolastici pubblici perché Dewey denigra la scuola che si concentra sullo sviluppo a carattere tradizionale. Quindi, non ci dobbiamo meravigliare se i giovani d’oggi hanno una visione distorta circa i rispettivi padri fondatori.
“I principi generali su cui i padri raggiungono l’indipendenza, sono i principi generali del cristianesimo. Confesso che ho creduto – e lo credo tutt’ora – che i principi generali del cristianesimo sono eterni ed immutabili come lo sono l’esistenza e gli attributi di Dio “-. John Adams
Dewey ha voluto trasformare l’America in un paese laico e socialista con il grande sostegno dei Rockefeller (che oggi continua in tutta Europa, ndr).
Per spostarsi verso questo fine, egli – assieme ad altri progressisti – giunge alla conclusione che i giovani devono esser meno istruiti e meno informati rispetto ai loro genitori. John Dewey è anche un formatore di insegnanti ed un creatore di curriculum. Trascorre buona parte della sua vita, cercando di ricostruire il sistema americano che poi sarà presto anche quello europeo.
Nel 2005, HUMAN EVENTS, chiede a un gruppo di 15 studiosi conservatori e leaders politici, di compilare una lista dei dieci libri più dannosi scritti nel secolo XIX e XX.
Il libro di John Dewey del 1916, “Democracy and Education” è inserito nella lista come il 5° libro più dannoso nel corso di due secoli! Il primo nella lista è “Il Manifesto del Partito Comunista“ di Karl Marx. “Mein Kampf“, di Hitler è il numero due (“Il Capitale“, di Marx è il numero 6, subito dopo quello di Dewey).
Karl Marx una volta disse: “Il primo campo di battaglia sarà la riscrittura della storia“.
Mentre insegna alla Columbia University nel 1935, John Dewey si presenta con una sua lista personale relativa ai venticinque libri più influenti dal 1885. Numero uno della lista è proprio “Il Capitale“, di Karl Marx (neanche a dirlo….).
Così il padre della moderna educazione, Dewey, considera il marxismo una ideologia piuttosto importante, arrivando persino a dire che è “una delle più grandi sintesi moderne di valori umani“. Numero due è il famoso romanzo del 1887 di Edward Bellamy.
Guardandoci dietro le spalle, Edward Bellamy raffigura una più che felice America socialista dove avidità e volontà materiale devono cessare di esistere; dove l’armonia deve prevalere e le arti e le scienze devono fiorire assieme ad un governo onnipotente composto da una burocrazia efficiente e giusta (i soliti insidiosi utopismi socialisti, ndr). Bellamy vede la trasformazione di un‘America socialista per consenso, piuttosto che un’America trasformata attraverso la rivoluzione.
Questo è esattamente ciò che Dewey vuole per l’America. Nel suo saggio del 1934, “The Great American Profeta“, Dewey sostiene che il capitalismo impone una restrizione alla libertà, mentre la “industria socialistizzata e della finanza” è il veicolo attraverso il quale la gente raggiunge il pieno potenziale (ne possiamo vedere oggi i risultati distruttivi con gli esempi dell’Europa e dei Mercati, ndr).
Come si può credere a Dewey e perché scrivere così tanto su esso? Perché egli cambia il sistema del NEA!
Sei anni prima, John Dewey si reca nella ex Unione Sovietica con altri del NEA a studiare il sistema di istruzione comunista.
È il 1928 ed il sistema sovietico di istruzione socialista è molto simile al sistema cinese. Dewey viene apparentemente manipolato e non viene dato il quadro completo di come e cosa i sovietici gli mostrano e quale sia stato il programma visto. Sono stati i bolscevichi ad aver invitato Dewey ed essi apprezzano così tanto il suo lavoro che i suoi libri vengono tradotti in russo.
Nel libro del 2010 del Dr. Paul Kengor, “Dupes and the Religious Left“, il dottor Paul Kengor parla di come i bolscevichi srotolavano il tappeto rosso a Dewey in Russia e di come questi implementano i suoi libri che gli insegnanti dei college usano per “addestrare un secolo di educatori della scuola pubblica“. Quando torna dalla Russia, si mette a lodare il loro sviluppo circa le idee sull’educazione progressista. Kengor scrive:
“Ha fatto esattamente quello che Stalin sperava: promuove il ‘Mondo Nuovo‘ che ha scoperto in URSS.”
In parole povere, Dewey saluta il “restauro” delle chiese della Russia quando tutti sanno che sono stati i bolscevichi a demolirle.
The NEA Agenda, #socialism
“I don’t want a nation of THINKERS. I want a nation of WORKERS.” – John D. Rockefeller http://t.co/HdqKlWUNeo
— Italia dei Dolori™ (@italiadeidolori) January 2, 2015
IL MANIFESTO UMANISTA
Come parte dell’agenda, John Dewey è co-autore e firmatario del Manifesto Umanista nel 1933.
L’umanesimo è una visione del mondo che si concentra sui valori e sulle questioni umane; pone primaria importanza alle persone piuttosto che su un essere divino o soprannaturale. Il Manifesto Umanista è un sistema di filosofie e valori che non include necessariamente la fede in qualsiasi divinità personale o “potere superiore“. È denominato Umanesimo come movimento religioso usato per trascendere e sostituire le religioni precedenti.
Questa filosofia, promossa da John Dewey, rifiuta la salvezza di Dio. In realtà, Dewey promuove l’insegnamento della teoria dell’evoluzione al fine di divulgare l’umanesimo (da non confondere con “umanità“, ndr).
L’evoluzione denuncia qualsiasi esistenza di Dio; se non c’è Dio, non c’è bisogno di salvezza. John Dewey è fermamente contrario a tutto ciò che sostiene la fede cristiana.
Crede che i bambini devono essere rieducati lontano dai valori tradizionali dei genitori (socialismo chiliastico). Ciò accade proprio ai giorni nostri: non sottovalutiamo. Egli ritiene che tutto ciò li renda cittadini migliori per il nuovo ordine mondiale (i figli rientrano nella ideologia utopista di PROPRIETA’ PRIVATA/PROPRIETA’ DELLO STATO socialista, ndr). Crede anche nella redistribuzione della ricchezza e si richiama al socialismo universale.
Dewey ha una filosofia allarmante:
“Non si possono fare i socialisti dagli individualisti. I bambini che sanno pensare con la propria testa, sono la rovina dell’armonia della società collettiva che sta per arrivare, dove tutti saranno interdipendenti“.
Dewey – come Marx – malato spiritualmente, è stato il primo presidente onorario del NEA e ha grande influenza sui programmi scolastici (cancro che si espande fino a raggiungere gli Stati europei, ndr).
Un drastico contrasto tra John Dewey ed i primi coloni americani – il cui primario obiettivo e desiderio riguarda l’istruzione – è proprio quello che i loro figli devono essere in grado di leggere la Bibbia abilmente e viverne liberamente i principi.
Nel 1936, il NEA dichiara una delle sue riforme obiettivo:
“Noi siamo per sociali(sti)zzare l’individuo“.
A quanto pare, Dewey e “compagni” sono stati abbastanza efficaci per trasformare il sistema in modo che l’88% dei bambini cristiani neghi la fede nell’esatto momento in cui si andranno a laureare in un college.
Così accade oggi con i vostri figli: indottrinati da insegnanti, spesso inconsapevoli, che sono privi di coscienza e sono già stati formati per l’occasione. Nelle scuole di paese o di città, poco importa.
Si, avete capito bene: accade oggi proprio nel vostro Paese. Un Paese ormai quasi interamente socialistizzato.
PER APPROFONDIMENTI: “Nuovo Disordine Sociale“, Vol. I
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