Siamo verso la fine del 1990 e alla Seconda Conferenza sul Clima tenutasi a Ginevra, si giungeva alle seguenti conclusioni: “[…] le emissioni risultanti dalle attività umane stanno aumentando la concentrazione di gas, incrementando l’intensità dell’effetto serra naturale e provocando il riscaldamento della superficie terrestre. […] Senza interventi per ridurre le emissioni, l’incremento della temperatura media del globo oscillerà tra i 2 ed i 5 gradi entro la fine del prossimo secolo, una velocità di cambiamento della temperatura che non ha precedenti negli ultimi 10 mila anni. […] Il livello del mare crescerebbe di un valore compreso tra 30 centimetri e 1 metro, causando l’inondazione di molte isole e zone costiere.”
Balle!
Il fatto che proprio in questo contesto si sia cominciato a parlare della necessità di cambiare lo stile di vita, di ristrutturare globalmente l’economia ed altri discorsi (totalitarismo coercitivo) di questo genere, può cominciare a far sorgere dei dubbi sulla fondatezza di questi allarmi.
In realtà, nella comunità scientifica, l’unico dato su cui c’è accordo è quello relativo all’aumento della concentrazione di anidride carbonica, passata dalle 270 parti per milione (ppm) dell’era preindustriale, alle 350 ppm di oggi.
Il dottor Fred Wood, un Senior Associate dell’Office for Technology Assessment, ha affermato in un’intervista a 21st Century:
“Io credo che Hansen rappresenti una piccola minoranza quando afferma di aver dimostrato con una probabilità del 99% che già stiamo assistendo al riscaldamento dovuto all’effetto serra. La maggior parte degli scienziati con cui ho parlato, non concorda con questa valutazione. Il problema è che Hansen e pochi altri, appaiono continuamente alla televisione e continuano a ripetere le loro tesi. Dai media si riceve quindi l’impressione che non ci sia alcun confronto nella comunità scientifica“.
Persino l’esistenza di un effettivo riscaldamento del clima è del tutto ipotetica. Un gruppo di meteorologi del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) pubblicò uno studio estremamente accurato sull’andamento del clima negli Stati Uniti, condotto da Kirby Hanson, dell’Air Resources Laboratory; da George A. Maul, dell’Atlantic Oceanographic and Atmospheric Laboratory; e da Thomas R. Karl, del National Climatic Data Center.
Tale studio ha dimostrato che non esiste nessuna tendenza al riscaldamento, ma nonostante la serietà con cui è stato completato, esso non è mai stato pubblicizzato.
Ci sono motivi più che fondati per ritenere che se la qualità dei dati di Hansen venisse corretta (se cioè si tenesse conto del riscaldamento dovuto alla presenza delle aree urbane e dei cambiamenti nelle stazioni meteorologiche), la tendenza al riscaldamento scomparirebbe.
Lo scopo di tutto questo? Austerità economica, figlia della Tecnocrazia.
Nonostante la Conferenza di Ginevra sul Clima abbia ammesso esplicitamente che “il sistema climatico è complesso ed imprevedibile nella sua struttura”, sono state emanate una serie di norme che vengono definite precauzionali: “Ridurre le emissioni di metano del 15-20%, stabilizzare entro la metà del prossimo secolo la concentrazione di anidride carbonica ad un livello che non superi il doppio del periodo antecedente alla rivoluzione industriale”.
Ciò comporterà una riduzione netta delle emissioni di anidride carbonica compresa tra l’1 ed il 2% l’anno, in tutto il pianeta. Nei paesi industrializzati, le emissioni di anidride carbonica dovevano essere ridotte del 20% entro il 2005, per contenere l’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera al di sotto di 560 parti per milione.
Sulla base di ipotesi non verificate, quindi, i rappresentanti di più di 70 nazioni hanno deciso di intraprendere programmi di ristrutturazione economica che prevedono tagli non indifferenti nei consumi e nella produzione, con effetti che si faranno sentire sui livelli di vita di centinaia di milioni di individui.
In buona sostanza, la gente sta dando la colpa di questa “crisi” alla moneta, senza conoscere il suo background che è molto diverso e che vuole – con la scusa dell’ambientalismo – la distruzione industriale con tutto quel che ne consegue: povertà, fame, disoccupazione. Ci stanno riuscendo grazie all’ignoranza generale.
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L’anidride carbonica è utile!
I combustibili fossili immettono nell’atmosfera una grande quantità di sostanze inquinanti che possono danneggiare la salute. Per produrre 1000 MW(e) anno di energia elettrica con una centrale che usi un carbone a basso contenuto di zolfo e filtri depuratori con un’efficienza del 98%, si immettono nell’aria 30000 tonnellate di anidride solforosa, 18000 tonnellate di ossidi di azoto, 2500 tonnellate di ossido di carbonio e 2400 tonnellate di polveri. Tutte queste sostanze sono tossiche. Al contrario, i 6 milioni di tonnellate di anidride carbonica emessi, sono del tutto innocui per la salute dell’uomo.
È singolare che sia proprio l’anidride carbonica a destare le maggiori preoccupazioni!
Gli studiosi della biosfera attribuiscono all’anidride carbonica presente nell’atmosfera un ruolo positivo nello sviluppo dei fenomeni vitali. L’Agricultural Research Service del Ministero dell’Agricoltura americano, ha condotto approfonditi studi sul rapporto tra la composizione dell’atmosfera e la crescita della vegetazione. Ne sono scaturiti risultati che potrebbero sorprendere molti.
È noto da anni che un aumento della concentrazione di anidride carbonica stimola il meccanismo della fotosintesi favorendo la crescita delle piante.
@EdoardoFerraro Politiche totalitarie = "ambientalismo". @PetrosAMDG pic.twitter.com/LM7hgvrm7b
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Il dottor Sherwood B. Idso ha osservato che un raddoppiamento del contenuto di anidride carbonica atmosferica, da 330 a 660 ppm, aumenterebbe in media di un terzo la produttività delle piante. Gli esperimenti hanno anche dimostrato che il tasso di perdita di acqua per traspirazione diminuisce di un terzo e che invece raddoppia la quantità di materia organica (il rendimento con cui la pianta utilizza l’acqua) prodotta per ogni unità di acqua per attraverso le foglie.
LO “SMOG” ARRIVA DALL’ALTO IN BASSO E NON VICEVERSA!
L’accelerazione di questi processi incrementa anche lo sviluppo dei microorganismi e dei funghi che popolano il suolo. Un effetto altrettanto benefico si riscontra sulla popolazione dei lombrichi, la cui utilità nel migliorare la struttura del suolo, era nota già nel secolo XVIII. Questi fenomeni del suolo producono a loro volta uno stimolo alla crescita della vegetazione.
Ancora una volta, l’uomo con il suo operato viene considerato il fattore discriminante.
La minaccia all’ambiente non deriva dall’inquinamento o dalla distruzione delle foreste in quanto tali, ma dal saccheggio economico che viene attuato da chi ci odia; da chi odia l’umanità intera tanto da considerarla come agente inquinante e – dunque – decimarla perché indegna di vivere sul loro amato pianeta: Gaia.
Prima di fare gli ecologisti dell’ultima ora, si consiglia uno studio approfondito che inizia dalla storia del secolo XVII per arrivare fino alla dottrina religiosa dei giorni nostri.
SVEGLIATEVI.#Religione #comunismo #NWO pic.twitter.com/DngT58TSZW
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Da sempre UNITI per la causa COMUNE. #ecologicalfraud #NWO pic.twitter.com/aaeMwwE41s
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IL FUTURO DI CASALEGGIO: Corrotti nelle gabbie su circonvallazioni, ipermercati rasi al suolo, rieducazioni forzate. https://t.co/H6Ld6tKQLN
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La bicicletta diventerà il vostro INCUBO PEGGIORE.#sapevatelohttps://t.co/nOyYps0hHi pic.twitter.com/T9TFRM32ku
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RIFERIMENTI:
1. Hugh W. Ellsaesser, Interviews of leading, meteorologists, su The greenhouse effect, EIR Special Report, Washington, 1989
1. The Washington Time, Deceptive temperature record claims. Warmest month announcements have no scientific basis, 23 August 2015 [vedi]
BIBLIOGRAFIA:
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