La pandemia COVID-19 ha portato molti cambiamenti (artificialmente indotti) nella nostra vita e nelle nostre abitudini. Molte cose sono cambiate anche nella sfera legislativa. I blocchi nazionali, le restrizioni di viaggio e le multe, attualmente sono la norma in tutto il mondo.
Ma, mentre vi state preoccupando della vostra famiglia, della casa, del lavoro o della prossima consegna di generi alimentari, sempre piĆ¹ governi stanno mordendo voracemente il frutto proibito della sorveglianza. Affermando di monitorare le quarantene e di auto-isolare le persone, le autoritĆ si stanno divorando sempre piĆ¹ diritti circa la libertĆ delle persone. Le cose vanno male e stanno perfino per peggiorare. L’autoritarismo ĆØ in aumento, trasformatosi in ossessiva realtĆ in luoghi come l’Ungheria: quella dell’Europa. Quindi, a chi legge, chiedo di continuare a farlo perchĆ© acquisirĆ maggiori informazioni circa le operazioni di sorveglianza che le autoritĆ stanno intraprendendo in nome della “sicurezza”. (A. Ailoaiei; P. Arcana)
Dietro la Porta dell’Europa si trova il Male
Ć indubbio che la novella del virus unitamente alla narrazione della sua rapida diffusione abbiano portato cambiamenti senza precedenti su scala globale. Un terzo della popolazione umana proprio adesso ĆØ segregata in isolamento. Volendo mettere il fenomeno in prospettiva, le persone isolate sono di un numero maggiore rispetto alleĀ persone viventi durante la Seconda Guerra Mondiale. E mentre l’isolamento e la distanza sociale stanno avendo un grosso peso sulla vita di ognuno di noi, cioĆØ sulla popolazione generale, le cose hanno assunto forme caotiche anche per le autoritĆ .
Di fronte alla diminuzione delle forniture delle attrezzature mediche, degli ospedali sotto organico (ma mica da oggi, nda) e delle persone che violano ogni giorno le norme della quarantena, i funzionari governativi cercano insistentemente misure sempre piĆ¹ severe. Ed ecco che ĆØ venuto il momento di istituire “nuovi pacchetti” legislativi. Qualcuno potrebbe anche non rimanere troppo sorpreso nel sapere che la Cina ha abbracciato nuove tecniche di sorveglianza ancora piĆ¹ restrittiva, ma anche dall’Europa stanno arrivando notizie preoccupanti. E giungono proprio dall’Ungheria.
Un “lockdown” trasformatosi ben presto in creatura dittatoriale
L’autoritarismo ĆØ una questione di sottomissione all’autoritĆ . Ć l’opposto dell’individualismo e della democrazia. Nei governi autoritari, il potere politico ĆØ condensato in una figura o in varie figure di autoritĆ . Il loro potere ĆØ sfrenato e non rispondono a nessuno.
L’Ungheria ha registrato i suoi primi due casi di virus Corona il 4 marzo 2020. Solo tre giorni dopo, le autoritĆ hanno annullato le celebrazioni in ricordo della rivoluzione ungherese. L’11 marzo, il governo ungherese ha dichiarato lo stato di emergenza.
Ora, sono molti i governi che hanno agito in questo modo. Ma mentre alcune nazioni come l’Italia o il Giappone davano un lasso di tempo di 6 mesi, un funzionario statale ungherese, dichiarava che tali misure dovevano rimanere in vigore nel paese a tempo indeterminato. Non vi ĆØ una scadenza preordinata per una pandemia e, dunque, all’inizio la gente non aveva dato cosƬ peso alla cosa. PerĆ², molto rapidamente, le cose hanno preso subito una brutta piega, poichĆ© il Parlamento ungherese ha dato pieno potere di “governare per decreto” al primo ministro Viktor OrbĆ n. Presumibilmente fino alla fine della pandemia, ma sappiamo che ĆØ il governo quello che decide quando la crisi finirĆ . Semmai dovesse finire. FinchĆ© lo stato di emergenza rimarrĆ in vigore, Viktor OrbĆ n ne sarĆ il dittatore.
L’emergere di un nuovo potere
Per definizione, lo stato di emergenza si identifica proprio per la riduzione delle libertĆ individuali. Questi poteri vengono emanati quando un evento – come una guerra – minaccia la nazione. Al governo si demanda piĆ¹ potere del solito al fine di proteggere i suoi cittadini ed il suo territorio. Durante le pandemie, i blocchi e le restrizioni di viaggio avrebbero un senso perchĆ© aiuterebbero a prevenire l’infezione. Ma la realtĆ che si sta svolgendo in Ungheria sembra essere davvero spaventosa.
“Durante gli anni passati come primo ministro, Viktor OrbĆ n ha supervisionato il ripristino dei diritti umani in Ungheria, alimentando l’ostilitĆ verso i gruppi emarginati e tentando di silenziare le voci critiche in Ungheria”. David Vig, Amnesty International Ungheria
Concedere non solo piĆ¹ potere, ma un potere illimitato ai vari “governatori”, cosƬ come a Viktor OrbĆ n, ĆØ motivo di profonda preoccupazione.
Quali sono i “nuovi” poteri
Sotto uno stato di emergenza nazionale e con il potere di governare a tempo indeterminato, il Primo Ministro Viktor OrbĆ n (come, del resto, fanno i governatori italiani via DPCM) puĆ²:
- Passare nuove proposte di legge senza esserne impedito dal Parlamento
- Sospendere o modificare in altro modo le leggi esistenti
- Sospendere le future elezioni
- Modificare le sanzioni per le leggi esistenti
- Limitare la libertĆ di parola ed etichettare le opinioni opposte come “disinformazione”
- Sfruttare e strumentalizzare la paura del virus Corona per trattenersi il potere politico senza opposizione
La prima cosa che OrbĆ n ha fatto con il suo nuovo potere, ĆØ stato togliere i diritti dei transgender. Giusto o sbagliato che sia, si sa che un eccessivo protezionismo – il concetto vale per tutte le classi – cela sempre grosse insidie che, potenzialmente, a lungo andare si trasformeranno in persecuzione ossessiva.
Mondialismo ĆØ Autoritarismo globale
Per i leader autoritari in ogni parte del mondo (d’altronde, l’Agenda ĆØ Una), l’Ungheria sta creando un precedente. Perfino il presidente filippino Duterte ha creato scalpore nel momento in cui egli ordinĆ² pubblicamente alla polizia ed ai militari di sparare su chiunque “creasse problemi”.
“Che questo sia un avvertimento per tutti. Seguite il governo in questo momento perchĆ© ĆØ fondamentale mantenere l’ordine. E non danneggiate gli operatori sanitari nĆ© i medici… perchĆ© questo ĆØ un crimine grave. Se qualcuno creasse problemi, mettendo le loro vite in pericolo, i miei ordini alla polizia ed ai militari sono di sparare loro a morte. Non intimidite il governo. Non sfidate il governo. Perdereste”, il Presidente R. Duterte
VIDEO
In Turchia, il governo di Erdogan ha arrestato delle persone che hanno criticato la sua risposta al virus Corona.
Il brasiliano Bolsonaro ha attaccato i media con l’accusa di scatenare l’isteria sulla pandemia per minare il suo governo, a causa di ciĆ² che lui trova essere una “misera freddura”. Ma perfino le gang di strada stanno imponendo severe misure di blocco al fine di “prevenire la diffusione” del virus Corona. La follia derivata dalla paura ĆØ collettiva.
Fox News non si ĆØ sottratta alle polemiche ritraendo il virus Corona come una “truffa all’impeachment“.
La stragrande maggioranza dei pennivendoli italiani continua a fare a gara di chi scrive e pubblica la menzogna piĆ¹ grossa, strumentalizzando ininterrottamente la malattia dal mese di marzo 2020. Ogni giorno che passa, i pennivendoli di sistema si palesano senza piĆ¹ dubbi come negazionisti della morte, rivelandosi gradualmente – e senza nessun ritegno – come dei convinti immortalisti. Ora, non si preoccupano piĆ¹ di occultare la loro natura nĆ© stanno ponendo limiti alla violenza verbale e psichica con cui colpire le masse gettandole nel terrore. Una violenza tipica che rientra nella natura dello gnostico.
La Cina emerge come “modello da seguire”
Grazie alla narrazione di uno strano virus che si aggira per le nazioni del mondo, in Cina sono state attuate ulteriori misure restrittive. Entrare in un appartamento; entrare nei luoghi di lavoro scansionati da un codice QR; scrivere il proprio nome e numero ID; misurare la temperatura ed elencare la storia recente dei viaggi fatti, ĆØ diventata la “nuova normalitĆ “. CiĆ² che ora il Partito comunista (PCC) racconta, ĆØ che la battaglia contro la pandemia ĆØ stata vinta grazie alla diligenza del popolo cinese e alle misure efficaci del partito. Ma i filmati trapelati mostrano tutt’altro: un esercito che impedisce di chiudere le porte, che eleva recinzioni per impedire alle persone di andarsene, che aggredisce fisicamente le persone sospettate di essere infettate.
Nonostante l’invasione della privacy e delle violazioni dei diritti umani, altri governi hanno pensato che la sorveglianza potesse facilitare l’affrontare delle misure per la quarantena. Ma ĆØ la Cina ad essere l’unico paese a regime autoritario: o no? Forse non ĆØ proprio cosƬ. Ad ogni modo, le leggi draconiane imposte dal PCC (partito comunista) non sembravano affatto fuori luogo per gli abitanti di Wuhan, poichĆ© con il sistema di credito sociale e la sorveglianza onnipresente, non era solo responsabilitĆ sociale.
L’esplosione di questo curioso “virus” ha messo in prima linea una serie di epidemiologi e virologi di tutto il mondo – la maggioranza di essi, palesemente al servizio del Potere – che raccomandano la “distanza sociale”, l’ossessivo lavaggio delle mani e l’evitare le grandi folle; ma una serie di sindaci e presidenti di regione – definiti erroneamente, “governatori” – assieme alle forze dell’ordine al loro comando, sostengono di avere difficoltĆ a stare al passo con le persone che “rompono la quarantena”. Hegelismo come se piovesse (!): con questo elementare espediente, ottimamente organizzato dalla Ć©lite mondialista, si passa direttamente nell’era del monitoraggio digitale delle persone mediante utilizzo delle apparecchiature elettroniche.
Ma quali sono le forze, qual ĆØ la cinghia di trasmissione che muove la Cina? Paradossalmente, non sono i cinesi.
LETTURA DI APPROFONDIMENTO: Nuovo Disordine Sociale, vol. II
Portiamo con noi il nostro stesso nemico. Buttalo!
Qualsiasi smartphone ĆØ dotato di sistema GPS integrato nel suo stesso sistema operativo. Si tratta di una funzione che consente di utilizzare cose come mappe o applicazioni di fitness o per trovare servizi in zona. Mi chiedo come l’uomo abbia potuto farne a meno durante il corso di questi milioni di anni(sic!).
Il monitoraggio della nostra posizione significa che il Sistema conosce tutto di noi: gli hobby, le preferenze culinarie, i luoghi frequentati per mangiare, quanto tempo si trascorre a fare shopping e cosƬ via. Ebbene, in tempi di pandemia, i dati sulla posizione delle persone possono anche mostrare quanto tempo vi si trascorre o si sta in casa. E questi dati vengono raccolti dalle autoritĆ di tutto il mondo, unite “nella lotta contro il COVID-19“(sic!).
La Corea del Sud ha ricevuto elogi per la sua risposta alla pandemia, anche se questa ha comportato una sorveglianza massiccia. Il suo sistema di prevenzione ha implementato un sistema che aggrega i database, cosƬ da rintracciare le persone infette in meno di 10 minuti.
Taiwan ĆØ riuscita a tenerne sotto controllo la propagazione utilizzando una recinzione elettronica, tenendo traccia degli smartphone al fine di assicurarsi che le persone in quarantena rimangano in casa.
I funzionari di Singapore hanno lanciato una app chiamata TraceTogether che identifica chi ĆØ stato a stretto contatto con i pazienti “infetti”. PiĆ¹ avanti, Singapore ha condiviso l’app con gli sviluppatori di tutto il mondo.
In Italia c’ĆØ l’app “Immuni“, la quale ha le stesse funzioni di sorveglianza e controllo delle masse. Si puĆ² concordare senza troppe difficoltĆ e senza riserve, che l’Agenda ĆØ Una: questa agenda ĆØ socialista. Si chiama “Agenda 2030“.
Ora, i filoputiniani ed i filorussi non provino stupore mentre vengono messi a conoscenza sul fatto che in Russia i funzionari stessi hanno deciso di usare le telecamere di riconoscimento facciale dal sistema della metropolitana di Mosca. Hanno anche progettato di utilizzare codici QR sulle persone per scansionarle quando escono. Gli operatori di telefonia mobile sono giĆ pienamente attivi con il monitoraggio degli utenti e la condivisione dei loro dati con il governo. Sono misure estreme, considerando il basso numero di persone “infette”; numeri che hanno indotto molti funzionari degli Stati Uniti e dell’UE ad accusare la Russia di sottostima.
Quel che ĆØ piĆ¹ vero, ĆØ che la sorveglianza sta prendendo il sopravvento con il pretesto del monitoraggio delle infezioni e – con una recessione economica che bussa alle porte – alcuni paesi potrebbero accettare dei prestiti dalla Cina e non escludo che l’Italia possa diventare la prima in elenco, avendo giĆ svenduto da tempo la sua popolazione.
Insomma, bisogna iniziare a farsi delle domande:
- Possiamo fidarci di un simile aiuto cinese? Senza secondi fini e magari con un’agenda nascosta?
- Possiamo confidare che tali sistemi messi in atto “per la nostra sicurezza” non verranno abusati dal potere politico in futuro?
E possiamo fidarci che i dati privati non saranno sfruttati per le loro assurde tecnologie che funzionano con l’eugenetica?
Tutte le prove sembrano indicare che la risposta sia un forte NO!
Dunque, agire adesso o mai piĆ¹
Ora ci troviamo di fronte a livelli senza precedenti di sorveglianza e sfruttamento dei dati in tutto il mondo. Ma la pandemia non ĆØ altro che una scusa per violare il vostro diritto alla privacy. I dati sono al sicuro solo nelle vostre stesse mani. La sorveglianza di massa non deve diventare la nuova norma (o “nuova normalitĆ ”).
Ci sono stati molti periodi della storia dell’umanitĆ in cui le persone sono state controllate in modo degradante e violento. Regimi autoritari, violenza politica, schiavitĆ¹ e guerre hanno sempre messo l’uomo in situazioni disperate, specie per la sua limitata comprensione della natura e della medicina.
Oggi, le solite Ć©lite – attraverso l’economia e la politica – hanno trasformato migliaia di anni di storia in un campo di formazione perfetto per creare un nuovo progetto di manipolazione e controllo di massa. I piani su come trarre profitto da una pandemia sono stati progettati negli anni ’70 e premere il pulsante era l’unica cosa che mancava loro: il contesto tecnologico ed economico del tempo presente ha offerto loro tutte le armi necessarie per mandare in miseria le popolazioni, grazie soprattutto ai raffinati metodi di controllo, sottili e ingannevoli.
Potranno perfino convincere che sarĆ nell’interesse dell’individuo rinunciare alla libertĆ , alla privacy e alla proprietĆ (soprattutto). PiĆ¹ di qualcuno finirĆ addirittura per sentirsi come se gli facessero un favore. “Scientia potentia est“, ossia “conoscenza ĆØ potere”. La raccolta di dati ĆØ la loro chiave magica per controllare e dettare il futuro dell’umanitĆ .
Ogni singolo individuo dovrebbe cercare di combattere tutto questo e, anzi, ogni individuo ha il dovere di proteggersi e di proteggere gli altri. Buttate via lo smartphone, usate Internet su PC ed in modo anonimo, in modo tale da tornare a godere della libertĆ e della stabilitĆ in questa nostra disgraziata era digitale.
Ognuno ĆØ tenuto a preoccuparsi circa la situazione, denunciando illeciti e soprusi
In Italia le misure adottate sono del tutto incostituzionali ed ĆØ perciĆ² che ogni singolo cittadino HA IL DOVERE di familiarizzare LUI STESSO con la legislazione, denunciando gli illeciti alle autoritĆ . Abbiamo ancora un ORDINAMENTO GIURIDICO, USATELO! Chiedete chiarimenti, chiedete sempre che i vostri diritti siano rispettati. Avviare petizioni, presentare cause legali, fare il possibile legalmente per far sentire la vostra voce. Scendere nelle piazze non farĆ altro che sdoganare un dispiegamento delle forze militari sul territorio, rendendo il clima sicuramente piĆ¹ pericoloso ancorchĆ© insopportabile.
Tenetevi aggiornati attraverso organizzazioni che proteggono i vostri diritti alla privacy, NON FIDATEVI TROPPO DEI “PALADINI DI SALVEZZA” CHE TROVATE SU YOUTUBE O SULLE LORO PIATTAFORME PRIVATE
Esistono molte organizzazioni (per esempio, Privacy International sta monitorando la risposta globale al COVID-19) che promuovono i valori democratici e proteggono la libertĆ di parola e il diritto all’anonimato del cittadino. Tali organizzazioni monitorano da molto vicino come vengono promossi e implementati i sistemi di sorveglianza digitale. State svegli.
(A. Ailoaiei; P. Arcana)
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