Il Codice di Norimberga è un insieme di principi di etica medica che sono stati dettati nei processi di Norimberga, durante il processo ai criminali di guerra nazisti, il quale è stato a lungo classificato come segreto di difesa dall’esercito degli Stati Uniti. In particolare, stabilisce un elenco di dieci criteri per rendere accettabili gli esperimenti sull’uomo. Questi includono il consenso informato del cittadino, l’esistenza di un beneficio per la società o la prudenza.
Contrariamente a quanto suggerisce il nome, il Codice non è stato scritto durante i processi celebrati ai principali leader nazisti, bensì è stato redatto durante i processi di medici e scienziati da parte della Corte militare americana. Anche se è nato in un quadro giuridico e avrebbe potuto servire come precedente – almeno nel diritto americano – nel momento presente ha soprattutto un valore simbolico.
«Questo momento storico è interessante perché attualmente i giudici dei vari paesi, soprattutto negli Stati americani, stanno diventando consapevoli della dimensione etica che dovrebbe essere imposta al progresso medico e alla scienza perché tali esperimenti vennero condotti in “nome della scienza“, ma senza il consenso dei soggetti, che vennero internati nei campi di concentramento. Qui, a proposito di dimensionalismo etico, potremmo serenamente includere gli orrori degli esperimenti eugenetici bolscevichi occorsi durante il comunismo in URSS, Russia: la natura dicotomica del Male è sempre la stessa, anzi; va ricordato che sono sorti prima i gulag comunisti, poi i lager nazisti»
Dicevamo, il Codice di Norimberga, oggi come oggi, non fa parte di alcun corpus di norme giuridicamente vincolanti nel Diritto Internazionale e non ha più peso giuridico. Nel campo della salute esiste effettivamente un testo sovranazionale con valore giuridico vincolante, ma è la Convenzione per la protezione dei diritti dell’uomo e della dignità dell’essere umano per quanto riguarda l’applicazione della biologia e della medicina, nota come “Convenzione di Oviedo“, entrata in vigore nel 1999 ed applicata in 29 paesi che l’hanno ratificata, inclusa la maggior parte dei paesi europei e le grandi potenze occidentali: fa eccezione Israele. Per tutto il resto, prevale il diritto nazionale.
Dunque, a conclusione di quanto detto, verrà quasi spontaneo chiedersi quali siano le possibilità per cui la Corte penale internazionale possa rilevare effettivamente una denuncia in caso di genocidio o altri crimini; ma, purtroppo, si dà il caso che le vaccinazioni di massa non siano contemplate nella giurisdizione di questo Tribunale, poiché la Corte penale internazionale ha giurisdizione solo su crimini “più gravi”, quali l’eliminazione di un intero popolo (genocidio) o crimini di guerra come il massacro di civili oppure il reclutamento forzato di bambini soldato e atti sistematici di persecuzione. Qualcuno afferma di essere lontani dall’obiettivo. Ma siamo sicuri sia davvero così?
Non trattasi forse di “genocidio” il fenomeno – sempre più in espansione – circa le “reazioni avverse” dovute ad un trattamento di massa mediante farmaci sperimentali formulati su base eugenetica nanotecnologica, i quali modificano il DNA umano e che, erroneamente, chiamiamo “vaccini“? Non potrebbe forse essere riconosciuto come un “atto sistematico di persecuzione” diretto sia a chi si vaccina sia a chi non si vaccina? Potrebbe, ma forse non vi è volontà alcuna nel volerlo riconoscere…
Inoltre, a meno che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (ONU) non intervenga, la Corte penale internazionale è competente unicamente se lo “Stato sospettato” di essere l’autore o il teatro di crimini ai sensi del diritto internazionale, è firmatario dello Statuto di Roma.
Tirando le somme: il Codice di Norimberga non ha valenza giuridica, mentre il Tribunale penale internazionale non è competente in materia di vaccinazione interna agli Stati. Quindi?
Quindi, invocare o fare appello al “Codice di Norimberga” è soprattutto una mossa politica strategica studiata dal Sistema elitario mondialista – quello del Grande Reset, per intenderci – perché tutto ciò fa riferimento alla Shoah (eterna vittima della strumentalizzazione spicciola a vantaggio degli apostati mondialisti del Grande Reset); tutto questo vocìo riecheggiante nei social, in cui si rivendicano punizioni da infliggere ai governanti mediante applicazione delle “leggi di Norimberga“, ha unicamente lo scopo di attirare l’attenzione, trattandosi di “dispute strategiche” con obiettivi puramente mediatici: alimentare la narrativa applicata ad un virus che non esiste, continuando a far parlare le masse fino a farle arrivare alla degenerazione verbale e/o fisica.
Infatti, la “nuova lotta” del XXI secolo, formula creata a tavolino, è novaxxismo contro provaxxismo. Una dicotomia che diventa il nuovo paradigma utilitaristico al servizio della manipolazione di Sistema che, fino al momento presente, ha utilizzato lo strumento – ormai obsoleto – “destra” contro “sinistra“, sempre con il fine medesimo: disgregare le masse riducendole allo scontro.
In buona sostanza, l’utenza che gravita attorno ai social media e che si definisce “controsistema“, pronunciando o minacciando un castigo derivante dalle “Leggi di Norimberga“, non farà altro che tenere alto il Gioco Separatista del Sistema perché i sistemi necropolitici (e questi sistemi lo sono) hanno sempre usato dicotomie come destra/sinistra allo scopo di dividere le masse (“divide et impera“), ponendole inevitabilmente in condizione di scontro.
Come è stato già anticipato, oggi il concetto destra/sinistra cede il posto a “provaxxismo” contro “novaxxismo“: ma si faccia bene attenzione perché nessuno ha scritto sulla fronte “NOVAX” o “PROVAX” ed una tale divisione non esiste dinamicamente nella realtà sociale ed esistenziale. È solo un Great Bluff!
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Prof, una domanda: come si potrebbe spiegare, quindi, il fatto che UE e ONU condannino(almeno a parole) la deriva dittatoriale dei governi e la lesione dei diritti umani? Potrebbe l’ ONU stessa, in futuro, incarnare “il falso Messia”, magari facendo finta di risolvere questa situazione?
Veramente, l’ONU è proprio quell’organo direttivo -orchestrato dalle èlite- che vorrebbe costituire il Governo Mondiale.
Certo, lo so bene. Mi chiedevo però se sia possibile che l’ONU stia facendo una sorta di “doppio gioco”, o meglio, stia permettendo questa situazione di caos violento per poi intervenire “contro i tiranni”, fingendo di salvare la situazione …avrebbero comunque il loro governo mondiale e non sarebbe nemmeno contestato: una sorta di dittatura dolce che potrebbe irretire persino chi sta contestando ora la politica biosecuritaria.
Altrimenti non mi spiego uscite come questa:
https://www.google.com/amp/s/m.huffingtonpost.it/amp/entry/una-pandemia-di-violazioni-dei-diritti-umani-sulla-scia-di-covid-19-lallarme-onu_it_60337493c5b67c32961ed69a/
…o come il fatto che l’ UE apparentemente sia contro le discriminazioni dovute al pass verde e l’ OMS contro le vaccinazioni obbligatorie.
Chiaro. Sfruttano l’hegelismo. Funziona sempre.