Come guerrieri per la libertà di Internet, l’unita’ ha aiutato la sconfitta della legge ferma pirateria online o, piu’ comunemente chiamata, SOPA. Attraverso il sostenendo a siti come Wikipedia e contattando il legislatore per esprimere il nostro disappunto la ‘’nostra’’ voce è stata così forte che anche il presidente degli Stati Uniti si è schierato nella lotta a tale problema.
Ma niente sospiri di sollievo perché, dopo tutto, stiamo parlando di una fusione di Washington e Hollywood, oltre che di interessi globali. Dopo che l’industria cinematografica e le sue affiliate hanno speso quasi 150 milioni di dollari di lobbying per una sorta di proposta di legge “anti-pirateria“, si dovrebbe capire che i poteri forti programmano in contrattacco.
E lo stanno facendo spingendo per qualcosa di molto più oneroso: ACTA, o l’Anti-Counterfeiting Trade Agreement.
“Anche se il titolo del trattato proposto potrebbe suggerire che l’accordo riguarda solo beni fisici contraffatti (ad esempio farmaci) solo una piccola parte delle informazioni sono state rilasciate circa il contenuto del trattato, che renderebbe chiaro che codesta legge avrà una portata molto più ampia e in particolare si occuperà di nuovi strumenti di targeting definiti come ‘’la distribuzione su Internet e tecnologia dell’informazione“.
ACTA ha diverse caratteristiche che sollevano importanti dubbi e potenziali problemi per i consumatori ‘’sulla privacy e sulle libertà civili per l’innovazione e riguardo la libera circolazione delle informazioni su Internet’’.
A detta di Forbes l’amministrazione Obama starebbe aggressivamente appoggiando l’ACTA a differenza di quanto avvenuto per SOPA. I critici dicono ACTA sia molto più ampia rispetto a SOPA, bypassando “le leggi sovrane delle nazioni partecipanti” e “costringendo ISP in tutto il mondo ad agire come una vera e propria polizia di internet“.
ACTA non si limita solo a Internet. In realtà, l’accordo avrebbe un giro di vite su cose come farmaci generici e renderebbe i brevetti per il cibo più difficili da ottenere “facendo rispettare uno standard globale sui brevetti di semi che minaccia agricoltori locali e indipendenza alimentare in tutto il mondo sviluppato“, dice Forbes.
La cosa buona è che non c’è l’accettazione del trattato non è obbligatoria. Paesi emergenti come il Brasile e l’India sono fermamente contrari ad essa giustamente temendo che tale legge avrebbe danneggiato le loro economie.
Ma la libertà di Internet è sotto attacco da più parti. Il FEP rileva inoltre che l’accordo Trans-Pacific vorrebbe “riscrivere le regole globali in materia di esecuzione IP“.
“Tutti i paesi firmatari dovranno conformarsi alle leggi e le politiche nazionali alle disposizioni dell’accordo“, ha detto il FEP“. Negli Stati Uniti è probabile che questo possa rafforzare ulteriormente gli aspetti controversi della legge sul copyright.
E’ trapelato di recente che il capitolo IP degli Stati Uniti include anche disposizioni che sembrano andare oltre l’attuale legge Americana. Ciò solleva notevoli preoccupazioni per i cittadini in merito a privacy e diritti quali “la libertà di espressione“.
SOPA può appartenere alla storia, ma questo non significa che la libertà di Internet non resti sotto attacco. I tiranni non smetteranno mai di cercare di rafforzare la loro tirannia.
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