Infowars.com
La fine della Monsanto è vicina? E’ da un paio di settimane che i pericoli reali che riguardano gli OGM sono stati portati a conoscenza ai consumatori su scala globale. La cosa non è mai stata fatta prima. In Italia, non si è sentito ancora parlare di nulla e questa la ritengo una cosa vergognosa. Il silenzio continua pericolosamente.
Tutto è iniziato con una monumentale ricerca francese nel trovare un serio legame tra il consumo degli OGM Monsanto’s Roundup-drenched ed i tumori di massa. E’ stata dichiarata la ricerca “più completa” mai pubblicata prima sugli effetti degli OGM sulla salute reale. Questo studio ha portato ad una vittoria ancor più grande.
Dopo questo studio, la Francia non ha soltanto chiesto il divieto potenziale a livello mondiale sugli OGM in attesa dei risultati nel loro approfondimento, ma anche un’importante organizzazione russa sui diritti dei consumatori ha annunciato il divieto sia sull’importazione che all’uso di mais OGM della Monsanto. Personalmente, non sono ancora a conoscenza di come si stia esprimendo l’Italia: semprechè lo stia facendo.
Prop 37 potrebbe far cessar di esistere la Monsanto
In un importante sondaggio del Los Angeles Times, i votanti a favore di un’etichettatura sono più numerosi rispetto a quelli pro-OGM con un margine di 2:1. Nel complesso, il 61% degli intervistati, riferiscono di sostenere l’iniziativa dell’etichettatura Prop 37. Solo il 25% ha dichiarato di opporvisi.
Se i prodotti contenenti OGM saranno adeguatamente etichettati, più semplicemente, meno persone saranno propense ad acquistarli. Per il momento, sono poche le persone consapevoli di ciò che stanno mettendo in bocca. Infatti, se il pubblico sapesse che i tumori di massa e le insufficienze degli organi vitali erano dovuti al consumo degli OGM, la stragrande maggioranza avrebbe abbandonato tali prodotti. Tuttavia, senza etichettatura, non ne hanno ancora l’idea. Lo stesso vale anche per altri ingredienti ad alto contenuto di sciroppo di fruttosio di mais ed aspartame.
E, certo, il responsabile Gary Ruskin della campagna 37 spiega:
“Monsanto, DuPont, e Coca-Cola non vogliono assolutamente far sapere ai californiani cosa ci sia realmente nei loro cibi e bevande perché temono che i consumatori si possano allontanare causa i loro ingredienti geneticamente modificati e pesticidi.”
Se sapessero che stavano mangiando mercurio negli HFCS e consumando un dolcificante artificiale che è la causa di più di 42 patologie associate, si sarebbero verificati dei cambiamenti sostanziali: cambiamenti che avrebbero obbligato i produttori ad abbandonare questi ingredienti, al fine di mantenerne la redditività. E – dopotutto – l’obiettivo della Monsanto è proprio l’alto numero di profitto. Questa è una società che è stata già presa in flagranza di “schiavitù” circa le condizioni di lavoro in cui versavano i “dipendenti” che erano forzati ad acquistare solo dal negozio aziendale e non erano autorizzati a lasciare l’area, pena il blocco della loro paga.
Se i profitti della Monsanto dovessero precipitare, molto probabilmente anche il loro regno politico li seguirà a ruota. Senza quella quantità infinita di denaro da buttare per poter schiacciare Prop 37, non combineranno nulla. Contribuiscono già con 4MLN di dollari per alimentare la propaganda anti-etichettatura in California. Una stretta massiccia di questa società da parte del mondo della scienza (censurando continuamente studi e finanziamenti alla ricerca pro-OGM) e da quello della politica, la faranno praticamente cessar di esistere.
Sarà essenziale assicurare il passaggio al Prop 37, proprio per realizzare la fine letterale della Monsanto. Una volta che i consumatori sapranno che – in realtà – ingeriranno e metteranno nel loro corpo delle creazioni geneticamente modificate, il vero cambiamento avverrà proprio nell’approvvigionamento del cibo.
Gli italiani sono ancora molto distanti da queste problematiche (a torto), ma è giunto il momento di iniziare ad informarsi: partendo da qui.
Advertising