Il Bohemian Club è una organizzazione fondata nel 1872 a San Francisco, fondato da gruppo di giornalisti, l’organizzazione spostò parte della sua attività nell’omonimo “Bohemian Grove“, un bosco di sequoie esteso circa 1000 ettari e sito a Monte Rio, in California.
Il Bohemian Grove si trova al centro di un territorio storicamente chiamato la “sacra Sonoma” e abitato dalla tribù dei Pomo. La cosiddetta “Via della Morte” ed altri luoghi di Sonoma sono tuttora oggetto di grande interesse da parte di seguaci di riti neopagani.
Queste sette attribuiscono al Bohemian Grove un singolare significato poiché credono sia posto all’incrocio di due “linee esoteriche” che collegano i principali siti sacri di Sonoma.
Il Bohemian Club organizza dal 1899 un elitario campo estivo di due settimane a cui partecipano anche migliaia di invitati, prevalentemente personaggi rilevanti del mondo politico ed economico. In questi incontri si partecipa a rituali pagani, a conferenze e a spettacoli di intrattenimento di vario genere.
Momento clou dell’evento è lo “spettacolo” che viene chiamato “Cremation of Care” (traducibile con “cremazione dell’intento“). All’ombra di Moloch, una statua a forma di gufo di quindici metri, vediamo una processione funebre con uomini vestiti di rosso, che concludono il rito con l’apertura di una bara contenente lo scheletro di legno nero vestito da donna, rappresentante appunto il “Care“.
Mi sono sempre chiesta che tipo di rituale fosse, ma in rete si trovavano soltanto alcune foto e il filmato del famoto Alex Jones che immortalano l’evento. Grazie alla traduzione, da oggi, anche chi non mastica l’inglese potrà leggere il testo della cerimonia pagana che si compie ogni anni e alla quale hanno partecipato i personaggi più in vista della politica e della finanza internazionale.
Qualche nome? David Rockfeller, Henry Kissinger, Rupert Murdoch, Richard Nixon, Gerald Ford, Ronald Reagan, Bill Clinton, George Bush Senior, George Bush Junior, Dick Cheney, Colin Powell, Donald Rumsfeld, George Shultz, Karl Rove, Al Gore, Newt Gingrich, Tony Blair, Shimon Peres, Helmut Schmidt, Rupert Murdoch, Arnold Schwarzenegger e perfino Bono degli U2.
Cos’è the Bohemian Club? Una specie di eccentrico spettacolo teatrale stile Grand Guignol? Un rituale pagano benaugurante? Che c’è di male? D’altra parte, noi ci baciamo sotto il vischio, loro bruciano uno scheletro. Di seguito un video della cerimonia e la traduzione.
TRADUZIONE: Cremation of Care Ritual Incantation
Primo sacerdote: Il gufo è nel suo nido frondoso. Che tutte le cose che si trovano nel bosco lo riveriscano. Alzate le teste, oh alberi, e alzate le vostre eterne guglie. Perché osservate! Questo e il santuario boemo, e sacri sono i pilastri di questa casa. Ragni filatori, non venite qui.
Secondo sacerdote: Accogliete i boemi con il suono delle acque, in canto degli uccelli, musiche che ispirano l’anima che affonda, noi vi invitiamo alla gioia del solstizio d’estate. In alto il cielo è blu e disseminato di stelle. Il suolo della foresta è pieno di terra odorosa. Vostro è il freddo bacio della sera. I fuochi degli accampamenti si smorzano. La nascita della veloce alba rosea. Scuotete via il vostro dolore insieme alla polvere della città e gettate nel vento le preoccupazioni della vita. Ma i ricordi riportano gli amati nomi degli amici valorosi che conoscevano e amavano questo boschetto.
Cari, benevoli compagni di un tempo lontano. Sì! Fate che si uniscano a noi in questo rituale e che nemmeno un posto rimanga vuoto in mezzo a noi. Tutte le sue battaglie per rimanere nel grigio autunno del mondo o nella primavera del vostro cuore. Partecipate alla nostra storia. Unitevi, genti della foresta e lanciate il vostro incantesimo su questi mortali. Toccate i loro occhi accecati dalla decomposizione. Aprite i loro occhi alla bellezza. Seguite le memorie dell’ieri e sigillate le porte del dolore. È un sogno, anche se non solo un sogno. L’Intento e tutto ciò che lui ha fatto l’hanno raccolto. Come sono svanite Babilonia e la bella Tiro, così anche loro svaniranno.
Ma la rosa selvatica fiorisce sui bastioni distrutti di Tiro e il muschio lacera le pietre di Babilonia. Perché la bellezza è eterna e noi ci inchiniamo davanti alla bellezza eterna. Per l’eterna felicità, ci rivolgiamo a una sola. A lei che adesso è intorno a voi, la grande natura, rifugio dei cuori stanchi. E troviamo il suo seno che è stato ferito. Lei ha mani fredde per ogni fronte febbricitante e un silenzio privo di paura per l’anima in difficoltà.
I suoi consigli sono i più saggi. Lei guarisce tutto, perché suoi ministri sono la calma e il sonno. Lei è sempre fedele. Altri amici possono fallire, ma cercatela in qualsivoglia luogo placido sorridendo, lei si alzerà e vi darà il suo bacio. Quindi dovete venire a lei come figli. Piccoli figli che credono e non dubiteranno della sua bellezza e della sua fede, così come la sua tenerezza non cambierà né morirà.
Primo sacerdote: Boemi e sacerdoti. La disperata chiamata dei pesanti cuori ha avuto risposta. Per il potere della vostra compagnia, l’intento viene ucciso. Il suo corpo è stato messo lassù sulla nostra pira funebre e dal gioioso suono della nostra marcia funebre. La nostra pira funebre aspetta il cadavere dell’intento.
Secondo sacerdote: Oh tu, tu che sei stato portato attraverso le ombrose acque verso la grande maestà della morte. Intento, ardente nemico della bellezza. Non è per te il perdono della pacifica fossa. Il fuoco si aprirà la sua strada in te e tutti i venti si divertiranno con la tua cenere. Portate il fuoco!
Intento: (Risata) Folli! Folli! Folli! Quando capirete che non potete uccidermi? Anno dopo anno mi bruciate in questo bosco. Innalzando alle stelle le vostre grida di trionfo. Ma quando rivolgete di nuovo il volto al mondo terreno, non mi trovate lì in attesa proprio come prima? Folli! Folli! Folli, se sognate di vincere l’intento!
Secondo sacerdote: Tu dici, beffardo spirito. Questo non è affatto un sogno. Sappiamo che ci stavi aspettando. Quando questa nostra permanenza silvana avrà fine, ti incontreremo e ti affronteremo come in passato e alcuni di noi prevarranno su di te e tu sarai distrutto. Ma questo sappiamo. Anno dopo anno, in questo bosco, la nostra compagnia ti scaccia per un poco. La tua malevolenza che ci ha inseguito fin qui ha perso il suo potere sotto questi alberi amici. Quindi ti bruceremo una volta ancora e nelle fiamme che divorano la tua effigie leggeremo il segno. Il solstizio ci libererà!
Intento: Mi brucerete una volta ancora? (Risata) Non con queste fiamme che avete portato da regioni nelle quali io regno. Voi folli e sacerdoti. Io sputo sul vostro fuoco!
Secondo sacerdote: Oh Gufo! Principe di tutta la saggezza mortale, Gufo di Boemia, ti imploriamo, offrici il tuo consiglio.
Canzone: Niente fuoco! Niente fuoco! Niente fuoco! A meno che non venga acceso in un luogo dove l’intento è nutrito dall’odio degli uomini e portato fino a questo bosco. Una fiamma sola dovrà accendere questo fuoco. Una fiamma sola dovrà accendere questo fuoco. Una pura fiamma eterna. Infine, nella lampada della compagnia sopra l’altare di Boemia.
Secondo sacerdote: Oh grande Gufo di Boemia. Ti ringraziamo per la tua adorazione. Vattene, odiato intento! Vattene! Una volta ancora, ti allontaniamo! Vattene, Intento! Il fuoco si aprirà la sua strada in te. Vattene Intento e i venti si divertiranno con la tua cenere. Salve, fiamma eterna della compagnia! Una volta ancora, il solstizio ci libererà!
Intento: (Grido d’agonia)
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