Vedi, caro amico, la guerra la affrontiamo ogni istante: combattiamo ogni giorno per ottenere qualcosa che neppure conosciamo.
Il consumismo sfrenato vuol farci ottenere tutto in modo rapido, senza lasciare il tempo di capire; nascondendo il vero senso di questo strano e impellente desiderio. Non è un discorso retorico, ma un pensiero obiettivo che va oltre la mera speculazione filosofica, oltre al semplice materialismo.
Troppo spesso si omette di pensare, lasciando fare agli altri ciò che appare essere troppo faticoso o troppo lungo da elaborare. Questa pigrizia mentale esige l’identificazione simbolica di un “chiunque” come fosse un “messia“, concedendo fiducia agli sconosciuti che si presentano tenendo in mano uno scintillante bicchiere di Lutero, sempre troppo pronti ad offrire velenosa melma in cambio di sacrificio e dolore; immancabilmente sempre ben disposti a regalare attraverso facili promesse quell’irraggiungibile, inarrivabile libertà.
In fondo, ci chiediamo: cosa potrebbe accadere? Accade che l’uomo, avvolto dalla sua stessa ignoranza, è pronto ad inciampare per l’ennesima volta nell’insidiosa trappola secolare che viene offerta in cambio di una rapida svendita dell’anima da trasmutare al più presto in una struttura liquida, alchemica.
Viviamo in un mondo d’illusione, spesso dimenticando che la terra calpestata che scorre sotto i nostri piedi è costata morte, dolore e sacrificio di chi ci ha appena preceduti. Predecessori entusiasti dei valori umani e della sacralità dell’essere creato da nostro Signore.
Questa è la vera Età dell’Oro – la aetas aurea – dove diffidare fermamente, oggi più che mai, da probabili predoni “ladri d’anime” alla Sebastian Fitzek; predoni sinistri che portano addosso la stessa bavosa bramosia di un tempo, accecati dalla chiara volontà di defraudare – oltre l’ultima speranza – anche solo l’ultimo lembo restante di una coscienza ormai perduta.
Ci stanno svendendo in cambio di uno sporco pugno d’illusione di potere. Meditiamo.
La voce che li comandaè la voce del loro stesso nemico.
Sartori: che ne capisce un’oculista di integrazione?
Che c’entra IUS SOLI con l’integrazione?http://t.co/jUE5Pq6pHF#sapevatelo #Agenda21— Italia dei Dolori™ (@italiadeidolori) July 17, 2013
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