UNREDACTED – Secondo quanto riferito, l’Unione Europea sta elaborando una legislazione che consentirebbe a Bruxelles di sottrarre la proprietà privata in caso di «emergenza pandemica».
In un messaggio inedito di Capodanno al suo staff, Thierry Breton, Commissario per l’intermercato dell’UE, ha esposto i suoi piani per la creazione di uno “strumento di emergenza per il mercato unico” che includerà un “pacchetto di misure” al fine di garantire la “l’erogazione della sicurezza durante una crisi”.
È probabile che le misure proposte verranno presentate verso primavera e potrebbero includere controlli sulle esportazioni e nuovi poteri che consentano all’UE di raccogliere dati dalle imprese sul loro processo di produzione, sulle loro scorte e sulle catene di approvvigionamento dei loro prodotti, riferisce POLITICO .
Nel suo discorso, Breton ha giustificato la necessità di una nuova autorità affermando che l’Unione Europea «non permetterà agli interessi aziendali di interferire con il maggiore interesse del popolo europeo» (leggi “bene comune“, concetto socialista, ndt).
Mentre questo sistema in tutto il continente sarebbe il primo, un certo numero di stati membri dell’Unione Europea ha già provato a sequestrare oggetti privati destinati ad altri paesi nel corso della pandemia.
La Francia è stata accusata di mostrare «mancanza di solidarietà europea» dopo aver affermato di aver bloccato la consegna di “centinaia di migliaia” di mascherine in Italia e Spagna per aumentare l’offerta interna.
La Francia ha anche preso di mira il Regno Unito con politiche di «requisizione» aggressive; per esempio, quando il governo Macron ha sequestrato tre camionisti britannici che trasportavano maschere (130.000 unità) e disinfettanti per le mani per i dipendenti sanitari del Regno Unito. Le forniture sono state successivamente autorizzate a essere spedite in Gran Bretagna, tuttavia, è stato solo quando è intervenuto il governo del Regno Unito.
Euroscettico l’ex leader del Partito conservatore Sir Iain Duncan Smith ha parlato della situazione: «Questo mostra tutto ciò che si deve sapere sulla cooperazione europea».
Italia dei Dolori – Queste «leggi» iniziano sempre allo stato embrionale, presentandosi apparentemente innocue; ma quel che più conta è il «concetto» in sé. Così, potenzialmente, queste “innocue direttive” potrebbero esplodere maturando molto presto, fino a proiettare l’umanità nell’antica distopia del Mondo Nuovo, al punto di lasciare l’amaro in bocca ai folli, quei sognatori utopisti della «Europa dei popoli» o, peggio ancora, a tutta quella massa di terrorizzati cronici mascherati che dopo 2 anni continuano ad affogare nel lutto intellettuale; un lutto innato e paralizzante che li mette in grado di non saper distinguere una formica da un elefante: figuriamoci di riconoscere una fantapandemia di natura teopolitica. Sic!
In buona sostanza, con questa “legge sulla requisizione” dettata dalla Unione europea, si aprono ampi ventagli con ulteriori possibilità. E, tra queste possibilità, con il pretesto dello «stato emergenziale» perenne (dalla “emergenza fantapandemica” alla “emergenza fantaclimatica” alla “emergenza energetica“), vi rientra l’ideologia deterministica e meccanicistica del comunismo, un regime fondantesi prevalentemente sulla violenza politica, sulla preminenza ontologica, sull’uccisione di Dio con conseguente cancellazione della morale e, naturalmente, sulla abolizione delle proprietà. Da siffatta ideologia compulsiva e malata, attualmente nessuno può escludere che nell’imminente futuro si possano verificare limitazioni delle libertà ancor più gravi ed infausti eventi, quali: requisizioni delle case, delle automobili o altro, con la solita giustificazione del «bene comune» o per la «vostra salute» o per la «vostra sicurezza», naturalmente!
Una società zombificata, uniformizzata, non ha necessità di eleganti zone urbanizzate, ma unicamente di spazi delimitati dal fil di ferro; che siano «spazi» digitali o fisici, poco importa, poiché sempre di prigioni trattasi.
SAGGISTICA DI APPROFONDIMENTO, NDS3
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