Il programma sviluppato dal World Economic Forum (WEF) a Davos e dalle Nazioni Unite potrebbe portare alla morte di 4 miliardi di persone entro il 2030. Lo affermano alcuni esperti.
L’attuazione del programma “zero emissioni di anidride carbonica“ (Net Zero) comporta una forte restrizione e successivamente una completa eliminazione dell’uso di combustibili fossili.
Gli esperti del portale americano The People’s Voice ritengono che l’«agenda verde» promossa dall’élite mondialista, che viene utilizzata con il pretesto di combattere il riscaldamento globale, sia una bugia mostruosa. Le Nazioni Unite e il WEF hanno sviluppato due tipi di Agenda: «Agenda 2030» e «Agenda 2050», nelle quali – presumibilmente – si prevede lo “sviluppo sostenibile“ dell’umanità. In realtà, l’attuazione di questi programmi distopici comporta una forte riduzione della dipendenza dai combustibili fossili entro il 2030 e una completa cessazione del loro uso entro il 2050.
Lo statistico danese Bjorn Lomborg avverte che questo “sviluppo“(sic!) porterà alla morte di circa la metà della popolazione mondiale per fame. Secondo gli esperti, l’abbandono dell’uso di combustibili fossili porterà a una carenza di energia e, in assenza di elettricità, la produzione di fertilizzanti sarà impossibile; il che, causerà il fallimento delle coltivazioni in tutto il mondo.
«Se smettiamo di usare combustibili fossili e iniziamo a fare a meno delle risorse naturali da cui dipendono l’economia e la popolazione, è probabile che sei miliardi di persone moriranno entro un anno», afferma l’economista britannico Neil Record.
L’esperto osserva che senza elettricità non ci sarà acqua potabile né riscaldamento; perciò, prima di tutti, saranno gli anziani che inizieranno a morire. Secondo lui, durante i primi 25 giorni, la gente comune avrà nuovi “problemi esistenziali sotto forma di disponibilità e distribuzione di cibo“.
Dopo il 25° giorno, secondo l’esperto, le persone nelle comunità rurali isolate inizieranno a morire di fame; dal 50° giorno, “molte persone nelle aree urbane saranno sull’orlo della morte“. L’economista avverte che a causa della disperata ricerca di mezzi di sopravvivenza, si verificheranno conflitti di massa e, privi delle condizioni sanitarie, potrebbero iniziare epidemie di colera e dissenteria.
Secondo le stime del Record Neal, il 100° giorno dopo la cessazione della produzione di petrolio e gas, “denaro e status sociale cesseranno di avere importanza“, quattro miliardi di persone moriranno: prima i poveri delle città urbane; poi, le classi medie e superiori. Dal 365° giorno, “altri due miliardi di persone potranno morire di fame e di freddo, lasciando vive due miliardi di persone“.
“La morte di massa priverà la società della cultura, dell’educazione e dei metodi di sopravvivenza. Seguirà una nuova era oscura“, afferma l’economista.
SAGGISTICA DI APPROFONDIMENTO, CdUCdD
Uno dei teorici malthusiani della distruzione delle “persone in esubero“ è Dennis Meadows, membro del WEF e “Distinguished Professor of Systems Management“, ex direttore dell’Istituto di studi politici e sociali dell’Università del New Hampshire. Per il bene dell’agenda verde, Meadows ha proposto di ridurre la popolazione dell’86%. A suo parere, la maggior parte della popolazione mondiale dovrebbe essere distrutta in modo che “i sopravvissuti possano avere libertà e un alto tenore di vita“(sic!).
Le scadenze fissate dai globalisti per lo spopolamento forzato del pianeta coincidono stranamente con il fatto che l’élite mondiale sotto gli auspici delle Nazioni Unite ha in programma di costruire una società globale completamente digitale sulla Terra entro il 2030.
Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), la Fondazione Bill e Melinda Gates, la Fondazione Rockefeller (radicata in Italia), con il sostegno dell’Unione europea e del Fondo monetario internazionale (FMI), nonché del WEF, stanno lanciando una campagna per accelerare l’implementazione della cosiddetta Digital Public Infrastructure (DPI) in 50 paesi del mondo entro il 2028.
SAGGISTICA DI APPROFONDIMENTO, NDS3
Prevede l’eliminazione dei documenti cartacei e una transizione completa alle carte d’identità digitali, compresa la manutenzione dei passaporti elettronici di vaccinazione per ogni persona. In ambito finanziario, si prevede di abbandonare il contante e passare completamente ai pagamenti digitali attraverso la cosiddetta valuta digitale della Banca centrale.
È previsto anche lo scambio di massa di dati digitali; il che, sarà possibile con la proprietà generale di smartphone con accesso a Internet utilizzando tutti i tipi di social network.
Una tale “infrastruttura pubblica digitale“ può mettere sotto controllo tutta l’umanità e diventare uno strumento per sopprimere il libero arbitrio delle persone.
Davvero desiderate vegetare in questo mondo distopico e assolutizzante per i vostri figli o anche solo per voi stessi? No? Allora, l’unica strada da percorrere è rispondere decisamente e seccamente “NO“ !!!
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